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Ma dove vai a Santiago in bicicletta

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Sono rientrati pochi giorni fa alcuni valenti ciclisti castelnovesi che si sono cimentati col “Camino de Santiago”, percorrendo quasi 1000 km sulle due ruote. Proponiamo qui di seguito le note di viaggio del capitano, Gianni Leurini.

* * *

Siamo sui pulmini, stanchi, sudati. Stiamo tornando a casa da Santiago di Compostela (Spagna) che abbiamo raggiunto in bicicletta dopo più di 850 km. Però, nonostante questo, stiamo già pensando al viaggio del prossimo anno, meta Capo Nord forse… Mah… valli a capire ‘sti ciclisti dell’UDP (Università del Pedale, di Castelnovo ne’ Monti - ndr)…

Era gennaio e sfogliando una rivista di cicloturismo mi si ferma lo sguardo su una pagina con belle foto e una dicitura: Camino di Santiago, grande avventura tra fede, storia e paesaggi mutevoli… Deciso, è il nostro giro di fine estate, come da più di trent’anni facciamo: Alpi,Pirenei, Voreppe, Illingen, Corsica, Abruzzo, ecc... ecc... le mete raggiunte. Comincio a far girare l’idea nel gruppo. Noto subito un certo interesse. E’ fatta. A fine agosto si va.

Ci siamo. Venerdì 18 agosto, ore 14,30. Quattordici ciclisti (siamo in tanti come non mai, ma la meta è ambita per vari motivi): Mario (il presidente), Gianni (il capitano), Fausto (Gambasecca), Gianni (BoBo), Giancarlo (Debolessa), Morelli (ilCconte), Marco (il Topo), Carlo, Cinzio (Cinsio), Filippo, Massimo (Valca), Stefano (meccanico dei cani), Fabio, Paolo (Geppo) più Paolo il super autista tuttofare che da diversi anni ci segue e ci compatisce…

Domenica 20, in bici da St. Jean Pied de Porte (Pirenei): è il paese dove inizia il camino francese. I km da percorrere sono 850 e le tappe che contiamo di fare cinque: Logrono-Carrion de los Condes-Astorga-Sarria-Santiago. Naturalmente tutto su strada asfaltata: siamo con la bici da corsa, attraversiamo piccoli paesi, città, chiese, cattedrali, sole… e alla fine di ogni tappa la sera c’è una festa… Sicuramente sapevano del nostro arrivo…

E' un continuo saliscendi tra una natura mutevolissima. Prima molto verde; poi quasi deserto (meseta); poi in Galizia è tornato un bel paesaggio che ci ha impegnato molto. Però eravamo tutti allenati. Spesso abbiamo incrociato il sentiero sterrato, quello che fa chi va a piedi o in MTB, soli o in compagnia, tutti con in testa un unica meta: Santiago.

Certamente il nostro non è stato un “Camino” da pellegrini, ma vi assicuro che di fatica ne abbiamo fatta abbastanza. E’ stata praticamente battaglia continua (vero Cinsio?) con tanto di vincitore (Debolessa) al GPM a El Cebreiro (mt. 1300 slm). Lungo la via abbiamo incrociato anche un ragazzino spagnolo che corre in bici. Ci ha seguito e battuti: pazienza, ha solo 16 anni e forse fra qualche anno lo vedremo vincitore al Giro o al tour… Abbiamo caricato e rifocillato – grana e lambrusco – un signore tedesco in bici che era mille volte più stanco di BoBo…

Come in tutte le avventure che si rispettano, anche noi abbiamo avuto il nostro inconveniente. In cima al GPM, forse per la fatica fatta a seguirci, succede che nemmeno i motori resistono all’UDP: un pulmino cede, fuma più di BoBo e Valca assieme, il meccanico però è proprio lì ad aspettarci… Organizzazione perfetta: nella notte ci aggiusta il mezzo (307 euro).

L’unico neo del viaggio è che non abbiamo potuto socializzare molto, qualche approccio e via… “La corsa è la corsa”… Il tempo era limitato, perciò… Sarà per la ”prossima volta”, come ci hanno risposto a Santiago prima di rilasciarci la “Compostela”… Pazienza, è stato bellissimo lo stesso…

Se volete vedere qualcuna delle 1000 e più foto scattate, andate sul sito dell’UDP: www.universitadelpedale.it.

(Un ringraziamento a Luca della Bismanturist che ci ha messo a disposizione un pulmino a costo zero).

(Gianni Leurini)