Dopo l'assemblea dell'Unione Astronomica Internazionale svoltasi a Praga nei giorni scorsi, il nostro sistema solare cambia volto. Vi proponiamo le novità nel pezzo che segue.
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Il 24 agosto l’Unione Astronomica Internazionale, riunita nella assemblea generale di Praga, ha approvato una nuova definizione di pianeta, che rischia di far riscrivere i libri di testo. Plutone per esempio non è più un pianeta come gli altri. Qual è il nuovo volto del sistema solare?
Fino a giovedì per sistema solare si intendeva il sistema composto dal Sole, i 9 pianeti noti, da Mercurio a Plutone, le loro lune e gli altri corpi minori, come per esempio asteroidi e comete. A questi negli ultimi anni si sono aggiunti una serie di oggetti che orbitano oltre l’orbita di Nettuno, i cosiddetti corpi transnettuniani.
Con la nuova nomenclatura, invece, il sistema solare è composto, oltre che dal Sole, da otto pianeti, mentre Plutone diventa un "pianeta nano", così come Cerere, il maggiore fra gli asteroidi che orbitano tra Marte e Giove. Tra i pianeti nani trova posto anche 2003UB313, noto informalmente come Xena, che è stato scoperto nel 2003 e che si trova oltre l’orbita di Plutone.
La definizione di “pianeta nano” ha effetti interessanti, perché lascia le porte aperte a nuove scoperte: siamo certi che oltre Plutone esiste un numero rilevante di oggetti con le caratteristiche giuste per essere definiti pianeti nani. In realtà ogni candidatura dovrà essere vagliata da apposite commissioni dell’Unione Astronomica Internazionale, che da subito dovrà considerare altre candidature molto promettenti fra gli asteroidi, come per esempio Vesta, Pallade o Igea.
(tratto dal sito www.esa.int)