La presa di posizione del sindaco di Casina Fornili sull’indulto ha tanto il sapore della schiettezza. Una schiettezza espressa in termini chiari e forti, cui la stampa locale ha dato ampio risalto. Inutile dire che poi è stato subito rimbrottato dai partner di sinistra della sua coalizione, che lo hanno considerato eccessivo e fuori luogo.
Si può notare, per converso, quanto poco abbiano invece detto sul provvedimento tutti i parlamentari locali della maggioranza al governo, se si esclude il solo Maino Marchi, che (cosa singolare) lo ha fatto per affermare che i giudici sono lenti nel far funzionare la macchina della giustizia. La nostra redazione poi ha provato nei giorni scorsi a contattare la rappresentante del nostro Appennino a Roma, senza però averne riscontro alcuno (certo, bisogna tenere conto che è periodo di ferie… ).
Ma anche sul fronte opposizione (Lega Nord esclusa) si è udita in loco solo la voce del deserto. Ad esempio, un consigliere regionale solitamente così pronto a rilasciare dichiarazioni ad ogni stormir di foglia non ha, al riguardo, battuto ciglio. Come mai?
Diciamolo: l’indulto, pur essendo istituto previsto dalla nostra lex maxima, la Costituzione, ai cittadini, in modo trasversale, è piaciuto pochino. Cittadini che, probabilmente non tutti forcaioli, forse non ne contestano tanto la legittimità quanto l’opportunità e l’estensione.
Quella di Fornili è una dimostrazione di “pensiero personale” e di carattere – voce dei propri amministrati più che del partito di riferimento – che si vorrebbe trovare più di frequente nei nostri politici, solitamente (questa almeno è l’impressione) così attenti invece a stare “entro i limiti”.
(Lettera firmata)
Libertà di pensiero chiave di volta per cambiare le cose
Non è sbagliato concedere l’indulto, sbagliato è trasformare un tale atto in un compromesso politico per dare risposte ad esigenze… poco nobili dei partiti.
Fornili ha ragione quando, riflettendo sulla sua appartenenza politica si chiede cosa fa Prodi…
Ma dobbiamo avere pazienza… Ci attendono altre sorprese… Militari in Libano (che differenza c’è con quanto avvenuto in Iraq a suo tempo? Prepariamoci a ricevere altre salme con gli onori di Stato.
La stima che nutro per Fornili mi impone di rispettare tutte le sue opinioni, ivi compresa quella sull’indulto.
Fino a quando tale libertà sarà garantita i cattolici impegnati in politica avranno peso.
E se iniziassimo a confrontarci anche sui temi localie a sostenere le giuste cause a favore della nostra montagna?
La libertà di pensiero è la chiave di volta per cambiare le cose? Io credo di sì!
(Marino Friggeri, capogruppo Udc in Comunità Montana)
Ds di Casina, pagate voi le mie spese!
Mio figlio ha subito un’aggressione violenta e gratuita da un gruppo di delinquenti ubriachi e drogati, per fortuna individuati tutti dalle forze dell’ordine. Ho pagato le spese mediche per guarirlo fisicamente e le spese dello psicologo, perchè l’episodio che lo ha coivolto lo ha gravemente traumatizzato.
L’unica consolazione poteva essere il fatto che quei delinquenti avrebbero pagato con la giustizia il loro “operato”! Indulto!
A questo punto, sentendo le veementi rimostranze dei Ds di Casina nei confronti del sindaco Fornili, mi sento autorizzata a chiedere ai generosi (verso i poveri deboli carcerati… )interlocutori diessini di provvedere almeno alle spese che ho sostenuto, visto che sono povera anch’io e cerco di educare e crescere mio figlio da sola!
In seconda battuta, in riferimento alla politica, trovo di cattivo gusto, inopportuna e non positiva per la coesione di un centrosinistra composto da persone con differenti venature politiche, la reazione eccessiva e violenta (propria di chi è abituato a comandare in modo bulgaro) nei confronti di un sindaco che, in un paese democratico, fino a prova contraria ha il diritto di esprimere una propria opinione in merito all’indulto; indulto che il cittadino si è visto piovere addosso, violentemente, ineme!
(Marianna Romei)