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Castelnovo: Ferragosto, Don Rodrigo e Azzeccagarbugli

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Attacco ferragostano della “Lista civica per Castelnovo Monti” alla giunta castelnovese sul fronte aumento dell’Ici. La minoranza di centrodestra si è mossa utilizzando contemporaneamente due canali: un giornalino (“Il montanaro”) inviato a tutte le famiglie e una mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale.
“L’Amministrazione comunale – scrivono i suoi esponenti – ci ha regalato un’altra cosa concreta: in giugno ha deliberato un colossale aumento dei valori medi di mercato delle aree fabbricabili che diventano le più care della Provincia. Neppure Albinea, dove abitano i ricchi di Reggio, arriva a tanto”. Lo stampato in formato americano riporta grafici a supporto delle affermazioni.

Il sindaco ha subito risposto precisando (e promettendo maggiore dettaglio sul prossimo numero del proprio giornalino) quelli che a suo dire sono i reali estremi degli asseriti aumenti della tassa: “Occorre distinguere l’Ici ordinaria sui fabbricati, le problematiche dell’evasione Ici relativa anche all’accatastamento dei fabbricati ex rurali e l’Ici sulle nuove aree fabbricabili derivanti dall’approvazione degli ultimi strumenti urbanistici. L’Ici ordinaria è ferma dal 2005: in quell’anno l’unico aumento effettuato sulla prima casa fu di 30 euro, attraverso la riduzione della detrazione. Per quanto riguarda i fabbricati ex rurali l’Amministrazione ha partecipato con soddisfazione all’assemblea indetta dalla Lista Civica su questo tema, e anche in quella occasione ha spiegato le motivazione dell’applicazione dell’Ici: chi non svolge più un’attività agricola, e non ha una partita Iva aziendale aperta, non capiamo perché non dovrebbe pagare come gli altri cittadini per edifici accatastati e accatastabili per legge”.

La Lista civica afferma sul suo opuscolo di disporre per la proprie attività di diffusione del proprio lavoro in Consiglio di 1100 euro all’anno.

Commenta l’Amministrazione: “Questi fondi a disposizione la minoranza li ha avuti per nostra deliberazione. Perché siamo convinti che i gruppi consiliari debbano avere la possibilità di far conoscere il proprio operato e le proprie posizioni. Sono però in questo caso evidenti l’eccessiva enfasi, la strumentalità e la demagogia del volantino, che contiene diverse inesattezze ed è impostato per diffondere allarmismo. Ciò è anche dimostrato dall’invito a sollevare ‘rivoluzioni’ che sicuramente non fanno parte del Dna del centrodestra”.

Nella propria mozione il centrodestra dice tra che i nuovi valori fissati dalla Giunta, “calcolati con una semplicistica tecnica di estimo, risultano superiori ai prezzi di mercato e addirittura maggiori di quelli fissati da Comuni obiettivamente più dotati, più ricchi o più favoriti nei confronti del capoluogo di Provincia”; che l’ipotesi di presentare dichiarazioni difformi dai valori fissati obbliga a considerare la necessità di onerose stime giurate o a contrastare accertamenti con ricorsi altrettanto onerosi; che la mancata introduzione delle ‘microaree’, più volte annunciata ma mai realizzata, non garantisce l’equità fiscale voluta dalla Costituzione”. Si aggiunge nel documento: “Chiediamo al Consiglio comunale di approvare questa mozione con la quale si impegna l’Amministrazione a riesaminare su altre basi, con più vasti apporti di conoscenze e di capacità professionali - senza definire preventivamente l’obiettivo economico da raggiungere - la deliberazione citata in premessa onde pervenire ad una soluzione rispettosa delle diverse realtà del territorio e dell’irrinunciabile principio che l’imposizione sia proporzionale al reale valore imponibile”.

Il sindaco risponde: “Innanzitutto le nuove aree fabbricabili sono state sicuramente valorizzate dal Comune: prima non avevano un valore rilevante, oggi valgono centinaia di migliaia di euro. In secondo luogo i valori indicati dalle apposite tabelle sono valori massimi di riferimento: qualsiasi tecnico sa che è possibile fare una denuncia Ici, se si ritiene giusto e dimostrabile, per valori inferiori. Inoltre è completamente sbagliato affermare che i nuovi lotti edificabili inferiori alla minima superficie prevista per costruire (che varia a seconda della tipologia del terreno) debbano pagare l’Ici al 100%. La Giunta ha approvato in luglio una delibera in cui si stabilisce che i lotti inferiori alla minima superficie, contigui ad un altro lotto che sommato raggiunga la superficie utile, paghi il 50% del valore Ici. Lotti inferiori al minimo non contigui ad altri della stessa proprietà o interclusi tra lotti diversi per destinazione urbanistica hanno una detrazione del valore Ici del 90%: resta un importo minimo perché possono sempre essere venduti”.

Ancora. La Lista civica sottolinea che anziché mettere le mani delle tasche dei cittadini si potevano evitare alcune spese come la distruzione dell'ecomostro di Calcinara (“forse realizzabile con strumenti diversi”) e il progettato museo della campana. Dal Municipio replicano: “Per l’ennesima volta viene proposto il tema dei tagli alle opere pubbliche per ridurre l’Ici: questo comporterebbe una riduzione dello sviluppo socio-economico del comprensorio e meno lavoro per le imprese locali. La Lista civica dica chiaramente se è favorevole all’attività delle nostre imprese”. Concludendo: ”L’Ici rappresenta per i Comuni ormai l’unica voce di finanziamento, soprattutto per i servizi: servizi sociali, scuola, cultura, sport, promozione del territorio, indispensabili per la crescita sociale, economica e produttiva della comunità. Penso che con tali precisazioni il foglio della Lista civica riveli il su scopo di creare allarmismo del tutto ingiustificato: facciano pure il loro mestiere ma senza diffondere informazioni gonfiate e inesatte”.

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Passa un giorno e subito è di nuovo “dialogo cartaceo” tra le due parti, per il tramite di comunicati stampa “manzoniani”. Vediamo.

Dalla Lista civica parte una lettera aperta al sindaco. Vi si legge tra l’altro: “Nella sua risposta-non risposta non ha smentito i nostri dati e, dunque, li ha confermati. La ringraziamo sentitamente. Ha affermato che noi possiamo comunicare con i cittadini grazie ai soldi che Lei e l’Amministrazione ci avete concesso. Verrebbe da pensare che sia già pentito della decisione che venne presa in una riunione dei capigruppo consiliari e allora giova ricordarLe che i soldi che usiamo in misura assai modesta (circa 1.000 euro l’anno) sono dei contribuenti, proprio come quelli che usa la Giunta per il suo giornale che esce più spesso, costa assai di più e si può permettere anche un direttore stipendiato con soldi pubblici”. E ancora: “Lei ci accusa di fare allarmismo, di essere enfatici, strumentali e demagogici. Ma va? Le pare una novità? E’ il solito ritornello che viene rivolto sempre a chi esce dal coro! Credeva davvero che bastassero quattro soldi per ridurci a giullari di corte? In ogni caso, ove i 1.000 euro sembrassero troppi o male impiegati, toglieteli. Troveremo sempre una colonna alla quale attaccare le nostre pasquinate”. Chiusura come si diceva manzoniana: “L’impressione generale che ho tratto dalla lettura della risposta mi riporta assai indietro nel tempo, quando il Don Rodrigo di turno, nella sua immensa magnanimità, si compiaceva di concedere qualche scheggia di libertà ai sudditi ma, come questi ne facevano uso, li richiamava al rispetto dovuto e meditava nuove e più dure restrizioni”.

Nuovo fulmineo intervento del primo cittadino: “La replica insipida e letteraria del capogruppo Casoli dimostra che la mia risposta allo sconsiderato allarmismo del foglio ‘Il Montanaro’ della Lista civica sul tema dell’Ici ha colto nel segno. Sono quindi io che ringrazio il consigliere Casoli: invierò il mio comunicato a tutte le famiglie. Vorrei ribadire che il contributo ai gruppi consiliari per la loro attività, deciso dalla maggioranza, è un atto di democrazia e partecipazione, non è un gesto di magnanimità. Quindi, caro Casoli, nessun pentimento: tutt’altro, un segno di forza e di responsabilità della maggioranza. Sul tema dell’Ici vedo che non ha molti argomenti validi per rispondermi: forse non eravate ben informati o i tecnici di parte sono stati un po’ superficiali, non avevano studiato. Mi perdoni ma il vostro stampato sull’Ici mi sembra proprio scritto, restituendole il riferimento manzoniano, da un Azzeccagarbugli. In questa pausa ferragostana rileggiamoci serenamente…I promessi sposi. Buon Ferragosto”.