Che la cultura umanistica sia sempre più negletta nella patria delle veline e dei pallonari non è un mistero per nessuno; per rendersene conto basta ascoltare una conversazione qualsiasi e la mattanza di congiuntivi di fronte a cui persino il WWF si è dichiarato impotente. Ormai ce ne siamo fatti una ragione.
Tuttavia, da molte parti, si sentiva fare un certo discorso secondo il quale alla discesa della cultura umanistica faceva da contro altare l'ascesa della cultura tecnico-scientifica.
Ebbene se questa era una delle poche certezze che avevate nella vita, ora è arrivato un rapporto di Eurostat a spazzare via anche questa illusione e a metterci di fronte all'italico mistero di un Paese che pur non eccellendo in niente e pur vivendo in una costante, stabile, precarietà riesce, pur tuttavia, a mantenersi ai vertici del mondo industrializzato.
Ma veniamo al dunque: la ricerca di Eurostat verteva sulle abilità informatiche all'interno della UE e i risultati non ci hanno propriamente visto eccellere in questo settore. Nel gruppo di paesi di cui si hanno i dati, l'Italia si piazza penultima solo davanti alla Grecia con la percentuale del 59% della popolazione che non possiede una cultura informatica di base a fronte del 10% di Danimarca e Norvegia. La percentuale si referisce all'intero campione compreso in un range di età che va dai 16 ai 74 anni.
Il dato non sarebbe neppure sconfortante se non si andasse a leggere cosa si intende per basso livello di cultura informatica; ebbene, le persone che dichiaravano di saper usare il mouse per lanciare un programma, che poteva essere un browser o un word processor, oppure di saper copiare o spostare files e cartelle era considerato avere una bassa cultura informatica…Da questo si deduce che il 59% degli italiani non hanno neppure queste basilari nozioni: in sostanza, non hanno mai usato un computer.
A livello generale il problema sembra essere prettamente generazionale, con solo la fascia più giovane in grado di destreggiarsi con una certa abilità tra le maglie dell'informatica. Anche in questa fascia, però, l'Italia occupa una posizione di rincalzo: ben il 28% dei giovani ignora completamente il mondo dei computer, il che configura un quadro decisamente preoccupante se confrontato all'1% della Svezia, al 5% dell'Austria, al 6% della Polonia.
Bisogna poi considerare come ad un alto livello di scolarizzazione faccia seguito una maggior competenza anche nell'uso delle tecnologie informatiche.
Per una visione d'insieme del rapporto Eurostat vi invitiamo a visitare questa pagina.