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In Regione progetti di legge sulle aree d’interesse speleogico

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Sono in discussione in Regione Emilia-Romagna i due progetti di legge “Norme per la valorizzazione del patrimonio ipogeo e delle aree carsiche, e per lo sviluppo della speleologia” e "Norme per la conservazione e valorizzazione della geodiversità dell’Emilia-Romagna e delle attività ad essa collegata”.

I due documenti cercano di favorire l’organizzazione ed il potenziamento del soccorso speleologico nell’ambito del territorio regionale e la prevenzione degli infortuni nella esplicazione delle attività speleologiche.

Nelle zone dove sono presenti grotte o geositi di particolare interesse frequentemente sono nati parchi e riserve naturalistiche. Luoghi che non devono essere immaginati come zone a vincolo di inedificabilità assoluta.
"Se così fosse, nessuno li visiterebbe, ad esempio in provincia di Reggio Emilia, la zona dei gessi triassici in comune di Villa Minozzo è diventata nota ai più solo dopo la costruzione della famosa pista Gatta-Pianello", è l'opinione del consigliere Fabio Filippi.

In tale zona sono presenti inghiottitoi, doline e importanti e spettacolari grotte in orizzontale lunghe anche 5 o 6 chilometri attraversate da corsi d’acqua ricchi di sali.

Sempre Filippi: "Da quando è stata risistemata la pista, tanto osteggiata dai Verdi, molti turisti e appassionati di speleologia hanno la possibilità di vedere con i propri occhi bellezze naturalistiche prima difficilmente raggiungibili.
Non è un caso che tutti i weekend l’area sia sempre piena di turisti e curiosi”.

“Lavorare su queste tematiche – conclude il medesimo Filippi – è un modo concreto per promuovere e valorizzare la conoscenza e la conservazione delle aree speleologiche, dei fenomeni carsici e degli ambienti ipogei".

1 COMMENT

  1. La conoscenza ha altre strade
    Se la conoscenza e la coscienza dei valori ambientali, prima ancora che umani, passasse solo attraverso le strade, allora saremmo tutti in cammino. Invece andiamo in automobile, e il più velocemente possibile. La ricerca di conoscenza, la crescita di coscienza, ha un passo più lento, rispettoso: sentieri della mente al posto di nastri d’asfalto.

    Sarebbe bello, ogni tanto, incontrare automobilisti disposti a parcheggiare lontano dai sentieri, lontano dai parchi, e incamminarsi curiosi di osservare il mondo in cui viviamo con passo lento: il miglior cammino comincia con il primo passo. La pista Gatta-Pianello, ad esempio.

    Percorretela a piedi. Stramaledirete chi vi sfreccia ai 100 o più all’ora, in barba ad ogni logica civile, prima ancora che legale.
    Si, vi sostano famiglie, e questo accadeva anche prima, quando la pista era una pista provvisoria che il fiume interrompeva quasi ad ogni piena. Lo farà ancora, con tempo di ritorno a 25 anni, e tornerà ad essere pista, tornerà ad essere Fiume e le famiglie vi torneranno finchè ci sarà Fiume e Montagna ad attirarli e accoglierli. Se ci fosse solo strada, e poi strada ancora, non si fermerebbe più nessuno a scoprire, ad esplorare nulla, nella natura come nella mente.

    (Mauro Chiesi, speleologo)