- Buongiorno Ecomostro!
- Ecomostro sarà lei! Moderi le parole, per cortesia.
- Suvvia, non se la prenda… Come si sente oggi?
- A pezzi!
- Eh, eh. Lo credo bene… E' stato doloroso?
- Beh, è stato un attimo…
- Pum! Eh, eh.
- Non c'è niente da ridere. Mi hanno abbattuto davanti a migliaia di persone! Neanche nei momenti della fine hanno avuto rispetto.
- Una folla festante…
- La gente è morbosa, ama il tragico, l'agonia, la distruzione… Una volta si festeggiava costruendo cose utili, inaugurando progetti, oggi invece…
- Ma lei era un ecomostro…
- Aridaje!
- Lo sa che hanno indetto un concorso su chi ha realizzato il filmato più bello della sua esecuzione?
- Eh, hanno trovato il filone d'oro… Temo che sia solo l'inizio. Un domani potrebbero indire un concorso su chi scrive il racconto più bello sulla mia dipartita. Mah…
- Però ora è tutto finito.
- Finito!? Guardi come mi hanno ridotto! Sono morto intero e sono risorto sparso in mille pezzi.
- Vedo, vedo… Ed ora?
- Aspetto…
- Che cosa?
- Godot…!?
- Non dica sciocchezze, per cortesia!
- Ma cosa vuole che aspetti, scusi! Aspetto di essere… inumato. Le pare giusto che i miei poveri resti rimangano esposti al pubblico ludibrio di chi passa dal cavalcavia?
- Ha ragione, un po’ di umanità…
- Ho il timore che mi lasceranno insepolto per anni! Sui miei resti cresceranno sterpaglie ed erbacce...
- Che orrore… Ci vuole umanità… Lei però era oggettivamente brutto, mi consenta…
- De gustibus non est disputandum. Lei non si è mai messo dalla mia prospettiva.
- Cioè?
- Crede che per me sia stato piacevole dover vedere tutti i santi giorni i pilastri del cavalcavia e dover respirare il tanfo del depuratore che sta qui sotto?
- In effetti non avevo mai considerato le cose da questo punto di vista… Pensi che qualcuno vorrebbe costruire un campeggio al suo posto…
A queste parole l'Ecomostro non può trattenere una fragorosa risata. Di breve durata però: malconcio com'è anche ridere è diventata un'impresa… Infatti scoppia subito dopo in un colpo di tosse che solleva dalla struttura uno sbuffo di polvere. Che strano questo ecomostro. Presumo che un tempo la sua risata dovesse risuonare abbastanza sinistra attraverso gli stanzoni vuoti. Ora però mi fa quasi tenerezza; inoltre si dimostra più arguto e colto di quanto mi aspettassi, questo ecomostro: del resto, in tutti i decenni di forzata inattività chissà quanto tempo avrà avuto per filosofeggiare… Incomincia quasi a piacermi.
Ad un tratto ritorna in sé ed esclama:
- Ho un'idea!
- Quale?
- Ricostruitemi!
- Manco per niente!
- Ma ci pensi, sarebbe un business!
- Cioè?
- Ma, scusi, ha visto quanta gente è accorsa alla mia esecuzione?
- E allora?
- Allora se mi ricostruite avrete poi la possibilità di abbattermi nuovamente!
- Ma è assurdo! Nessuno farebbe un'idiozia simile!
- Ne è convinto?
- Beh…
- Avrete sempre centinaia se non migliaia di turisti… La gente ama il morboso, l'agonia…
- Non se ne parla neppure!
- Pazienza, tanto ci sarà sempre un ecomostro (come dite voi) da abbattere.
- Cosa vuole dire?
- Che ci sarà sempre qualcuno che autorizzerà la costruzione di ecomostri.
- Temo che abbia ragione, purtroppo.
- Purtroppo? Gliel'ho già detto, un ecomostro (come dite voi) si può abbattere e allora verranno i turisti, le feste! La gente è morbosa, ama l'agonia…
- Questo l'abbiamo capito! Senta, devo andare…
- E io?
- Lei cosa?
- La mia inumazione… Non potrebbe sollecitare… Lei è giornalista, no?!
- Eh, siamo in Italia, cosa crede! Bastasse essere giornalisti!
- Se non farà nulla ogni volta che mi vedrà passando dal cavalcavia sarà colto da rimorso!
- Mi girerò dall'altra parte!
- Poteva farlo anche prima!
- Prima quando?!
- Prima che mi abbattessero!
- Vabbè… Devo andare…
- Posso sperare?
- No.
- Li mortacc…!
Mostri ed ecomostri
C’è un mostro vero che divora le energie migliori della nostra montagna.
Perchè non attiviamo un concorso aperto a tutti, vecchi e giovani, per riuscire a trovarlo?
Attenzione, è invisibile. Un’indicazione: è nascosto nelle istituzioni che governano la montagna reggiana…
Per tale ragione il premio a chi lo scopre deve essere altissimo!
(Marino Friggeri, Udc Comunità Montana)
Riflettiamoci
Complimenti all’autore, soprattutto per il finale.
Proprio il giorno dopo la “dipartita” mi sono chiesto chi si sarebbe occupato delle macerie. Ma adesso… mi viene il dubbio che probabilmente non lo farà nessuno! Chissà perché, ma quando passo davanti e vedo che non è ancora stato fatto nulla, mi viene da pensare che i nostri dipendenti (scusate: “amministratori”, ma sempre nostri dipendenti, visto che noi li paghiamo) sono bravissimi a distruggere. E basta. I cocci sono di qualcun altro.
La mia bambina di cinque anni era molto dispiaciuta di non vedere più quella “casa”… l’altro giorno mi ha detto che era la sua preferita, era tanto grande… Mi ha chiesto come mai è caduta giù, la guardava tutti i giorni quando passavamo in macchina.
Io gli ho risposto che era brutta e che l’hanno distrutta perché adesso i nostri occhi sono più contenti, perchè vedono cose belle.
Ma la sua frase mi fa pensare: forse i mostri ce li abbiamo dentro di noi. Cerchiamo la pulizia esteriore perché non siamo più capaci di fare quella dentro?
(Lettera firmata)