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Castelnovo 2006: fuga dal centro storico

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“Abbiamo fatto presenti le difficoltà di noi commercianti del centro storico”. Questo il motivo dell’incontro tenutosi l’altro ieri pomeriggio in Municipio a Castelnovo, che vedeva di fronte Giunta ed esercenti del centro.

Chi parla è Paolo Biso, libraio, che spiega: “Abbiamo chiesto di valutare assieme quali cose poter fare per migliorare la zona in cui lavoriamo, perchè i motivi per darle finalmente il lustro che merita ci sono tutti”.

Scarsa informazione

Biso sottolinea ad esempio la necessità di mettere cartelli nel paese – ora completamente mancanti – che indirizzino verso il nucleo storico; che venga predisposta ed apposta nel medesimo un’adeguata cartellonistica didascalica, per far conoscere le particolarità e curiosità ivi custodite; che vengano completati alcuni lavori per permettere una maggiore facilità di spostamento pedonale.

Scarso struscio

Già, il passaggio di gente… “Visto che è proprio lo scarso passaggio di gente la questione numero uno, prima di tutto – dice Biso – bisogna escogitare un sistema che permetta di ovviare a questo problema, che sta rendendo la vita difficile a chi ci investe e ci vorrebbe campare. I negozi aprono; con frequenza chiudono; a volte, forse e magari, riaprono: ma questa girandola, a mio giudizio, è la spia di qualcosa che non va. E’ storia di questi giorni. Poi i residenti... Vieni (indica l’uscita al cronista accompagnandolo in strada, via Vittorio Veneto), guarda, te li posso nominare e contare uno a uno… Qui ci stanno in pochi, ormai…“.

Decentrare in centro…

Dopo la ristrutturazione effettuata a più riprese negli anni scorsi si chiede che segua la piena valorizzazione della zona. “Perché non pensare a decentrare qui in centro qualche servizio, in modo da aiutare la frequentazione del centro storico?”.

Varie

Poi, osserva Biso, c’è una questione più generale, ed è l’eccessiva propensione all’uso dell’automobile. Anche questo fatto (oltre a provocare le note conseguenze su traffico, parcheggi, ecc.. ) ha un’evidente ricaduta soprattutto per chi impianta un’attività in aree in cui la circolazione è vietata o limitata. “Lo spostamento del terminal delle corriere da piazza Peretti ha poi dato un’altra botta. Non chiediamo certo il ripristino della situazione precedente, ma crediamo sia giusto tenere conto anche di questo”.

Risultati? Il confronto prosegue. Riunione aggiornata.

1 COMMENT


  1. Nel corso dell’incontro di cui si parla nell’articolo sono emersi alcuni punti sui quali, da tempo, sollecitiamo l’interesse e l’impegno dell’Amministrazione comunale, senza, peraltro, aver ottenuto che fumose promesse.
    Vogliamo ricordare che già nel novembre del 2004, con un’interpellanza al sindaco, lamentavamo “che da qualche tempo il nostro centro storico sembra abbandonato a sé stesso ed al suo destino; che la pavimentazione delle strade, delle piazzette e delle scalinate è seriamente degradata e, in certi punti, pericolosa malgrado i lavori di sistemazione siano stati compiuti di recente, con esborso notevole per le casse comunali, ma con materiali di scarsa qualità posti in opera in modo evidentemente inadeguato; che manca un appropriato arredo urbano; che la segnaletica è disposta in modo provvisorio e disordinato; che mancano cartelli didascalici che illustrino convenientemente strade, case e palazzi aventi un indubbio significato storico, culturale e turistico”.
    Poichè da allora nulla è cambiato, l’argomento è stato ripreso e riproposto “pari pari” in una nuova interpellanza presentata il 27/03/2006 e non ancora discussa!!
    Nel numero di maggio di TUTTOMONTAGNA, il nostro capogruppo, contestando la proposta di cambiare nome al paese, ha scritto: “Il nostro centro storico vive in una sorta di coma vigile. Manca ogni più misera indicazione che ne testimoni la presenza, mancano cartelli didascalici che illustrino gli edifici storici, i percorsi interessanti e gli scorci davvero particolari, manca qualche ‘servizio’ o ufficio che costringa la gente a frequentarlo e così… tira a campare con un negozio che apre e quello vicino che chiude! E i ‘soloni’ allogeni pensano di risolvere i problemi cambiando nome al paese!”.
    Abbiamo ritenuto utile ricordare ciò che abbiamo fatto solo per dimostrare che i problemi del paese ci interessano davvero e che qualche proposta l’avevamo già avanzata. Altri si uniscono a noi per chiedere fatti concreti: ne siamo lietissimi. Chissà che non sia la volta buona!

    (Robertino Ugolotti, Lista civica per Castelnovo Monti)