TURISMO - L’Africa, il continente meno visitato al mondo, ha conosciuto nell’ultimo anno una forte crescita del numero dei turisti: nel 2005, circa 36,7 milioni di visitatori stranieri hanno scelto il continente come meta per i propri viaggi, con un aumento del 10,1% rispetto al 2004. Lo si apprende da un rapporto dell'Organizzazione mondiale del turismo (Omt), che indica l’Africa come il solo continente al mondo ad avere avuto una crescita così elevata di turisti nel 2005, con ottime prospettive per questo 2006. Malgrado tutte le previsioni della stessa Omt, che vedeva il continente tra le mete meno ambite a causa del “terrorismo”, l’Africa si impone invece nella classifica dei continenti più amati: 23,1 milioni di turisti hanno scelto nel 2005 i paesi subsahariani e 13,6 milioni i paesi del nord del continente. Il Kenya – nonostante gli inviti dell’amministrazione Usa a evitare questo Paese - ha subito l’aumento più rilevante di visitatori, con il 26%. Tra i turisti stranieri, i cinesi fanno registrare la crescita più significativa: nel 2005, in 110.000 sono partiti da Pechino per raggiungere l’Africa, il doppio rispetto al 2004. Da Pechino sono tre le destinazioni più richieste, anche in vista del prossimo Capodanno (29 gennaio): Egitto, Sudafrica e Kenya.
INTERNET - Sorpasso dell’Egitto sul Sudafrica per numero di navigatori in rete (quasi sei milioni), accessi a internet raddoppiati in un anno – soprattutto in nord e sud Africa – un numero medio di 3-4 utenti per ogni computer: è il ritratto di un continente che cerca di ridurre gradualmente il suo divario tecnologico con il resto del pianeta. All’inizio del 2006, la penetrazione di internet in Africa è passata dal 2,6% al 4%, mentre raggiunge il 50% nei paesi cosiddetti sviluppati, anche se ancora soltanto una persona su 25 ha accesso alle tecnologie informatiche e al web. Alcuni paesi africani – tra cui Costa d’Avorio, Marocco, Senegal, Sudan e Tanzania – hanno triplicato gli accessi a internet negli ultimi anni. Le statistiche, diffuse dal rapporto annuale di ‘Research & markets’, confermano i lenti ma continui progressi dell’Africa. Vista la scarsa diffusione di computer e di linee telefoniche di terra, la maggior parte degli utenti utilizza cybercafé, chioschi, centri di telefonia, scuole o comunque accessi pubblici. I dati indicano anche che i costi di accesso restano alti per i ‘cybernauti’ africani: in più della metà dei 54 paesi africani l’accesso annuale a internet supera ancora il prodotto interno pro-capite.
(tratto da: www.misna.org)