Quasi tremila studenti delle scuole medie inferiori reggiane sono stati impegnati, sabato scorso, in una maxi-esercitazione di protezione civile che, per numero di plessi scolastici (8) coinvolti contemporaneamente e per la massiccia presenza di volontari e operatori di Protezione civile (oltre 300), non era mai stata svolta prima in Emilia-Romagna.
L'iniziativa, promossa dal Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di Protezione civile in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia e con il Comando dei Vigili del fuoco di Reggio, ha coinvolto le scuola medie inferiori dei comuni di Correggio, Guastalla, Montecchio, Novellara, Poviglio, Reggio Emilia, Scandiano e Villa Minozzo.
In ogni plesso scolastico è stato costituito un gruppo formato da personale delle associazioni di volontariato di Protezione civile, della Croce rossa e delle pubbliche assistenze, dell'Ari (Associazione Radioamatori Italiani), per un totale di circa trenta volontari per ogni plesso scolastico, affiancati da tre o più vigili del fuoco.
Complessivamente, alla maxi-esercitazione hanno partecipato circa 3.000 studenti, 220 volontari di protezione civile, 39 operatori sanitari, 32 vigili del fuoco, 11 operatori comunali, 8 operatori scolastici, 2 funzionari della Provincia e 1 carabiniere). Ben 56 i mezzi impiegati, mentre nelle scuole di Guastalla, Scandiano e Villa Minozzo sono state impiegate anche unità cinofile.
"Siamo davvero soddisfatti per la piena riuscita di questa imponente esercitazione – commenta l'assessore provinciale alla Protezione civile, Luciano Gobbi - Per la prima volta abbiamo coinvolto contemporaneamente tutta la provincia, dalla Bassa all'Appennino, testando dunque su un'area vasta questa complessa macchina organizzativa incentrata sui gruppi misti di volontari, personale scolastico, vigili del fuoco, radioamatori, Cri e Pubbliche assistenze che si è rivelata molto efficace. In particolare abbiamo potuto testare l'efficienza della rete delle comunicazioni che in tempo reale ha permesso di seguire via radio l'esercitazione dalla sala operativa del Coordinamento provinciale e, da lì, da quella della Regione. Tutto ha davvero funzionato per il meglio e non posso che ringraziare tutti i volontari, le istituzioni e le associazioni: la loro grande disponibilità al dialogo durante le fase di organizzazione e la cooperazione di tutti i soggetti nella fase operativa sono stati i presupposti che hanno permesso la buona riuscita di una maxi-esercitazione che rappresenta un punto di partenza importante per la previsione e la pianificazione delle emergenze su scala provinciale".
L'esercitazione di sabato è iniziata con il segnale di allarme, dato dalle scuole, e la conseguente evacuazione dei locali da parte degli studenti e del personale che si sono recati nei piazzali antistanti gli edifici, attraverso le vie di fuga previste nei piani di emergenza interni delle scuole. Le operazioni sono poi proseguite con l'intervento dei vigili del fuoco che hanno eseguito una ricognizione all'interno dell'edificio scolastico per verificarne l'agibilità ed individuare eventuali feriti.
E' stata quindi la volta degli operatori sanitari (Cri e pubbliche assistenze) che hanno operato il soccorso urgente alle persone rimaste all'interno degli edifici, preventivamente istruite per la simulazione di traumi.
L'esercitazione ha previsto, oltre all'evacuazione delle scuole, l'attivazione di una "segreteria volante" approntata sul posto dai volontari dell'Ari, per testare la rete delle comunicazioni radio; infatti da ogni plesso scolastico, in tempo reale, sono state trasmesse le operazioni al Centro di coordinamento dei soccorsi, con sede a Reggio Emilia, e, da qui, alla sala operativa dell'agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna. Nel corso dell'esercitazione sono state ben ottanta le operazioni trasmesse via radio dalle varie segreterie al Coordinamento.
Gli interventi presso le scuole sono terminati con la visita degli studenti ai mezzi del soccorso sanitario e dei vigili del fuoco. In alcuni plessi scolastici, a fine lavori, si è anche tenuto un incontro con gli studenti che ha lasciato spazio ad approfondimenti, domande e risposte sui corretti comportamenti da tenere in caso di evento sismico e di altre calamità.
In particolare, alla scuola media statale "Pertini" di Reggio Emilia, all'incontro hanno preso parte - oltre al preside Maccagnani ed al responsabile della Legge 626 Bianchi - l'assessore provinciale alla Protezione civile Luciano Gobbi, il funzionario dei Vigili del fuoco Fortunato Rognetta, il rappresentante della Protezione civile del Comune di Reggio Emilia Paolo Lugli, il presidente del Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato Luigi Foschi, i rappresentanti della Cri Teveri, della Croce verde Munari e i volontari dell'associazione di protezione civile "Città del Tricolore".
Dall'incontro è emersa la necessità di perseguire una politica di prevenzione attraverso la realizzazione di incontri con le scuole per diffondere, non solo fra gli studenti, ma anche fra gli insegnati, una maggiore sensibilità verso i pericoli, come l'arrivo di un terremoto, connessi con la natura e le caratteristiche del nostro territorio.
Alla maxi-esercitazione hanno preso parte 25 associazioni di volontariato appartenenti a diversi comuni della provincia: Croce Rossa Italiana, Anpas, Associazione Radioamatori Italiani, Associazione Nazionale Alpini, Gruppo Brescellese, Eridanus, Sesto Continente, I Ragazzi del Po, Bentivoglio, Paese Pronto, Radioclub Antenna Amica, Guardie Giurate Ecologiche Volontarie, San Venerio, Vigilanza Antincendio Boschivo, Val d'Enza Radiocomunicazioni, Team Reggio Fuoristrada, Gruppo Albinea, Il Campanone, Carabinieri in Congedo, Aiut Appennin, Legambiente, Icaro, La Rocca, Città del Tricolore, Club Titanic.