17 maggio. Ricorre il 75° compleanno della fondazione dell'ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti, una struttura che, oggi, a dispetto dell’età si presenta in uno stato di forma smagliante, nelle sue migliori condizioni di sempre, alla quale fa riferimento l’intero territorio montano, un bacino di decine di migliaia di persone che qui possono trovare cure e strutture mediche moderne ed efficienti. Si tratta, com'è evidente, di un presidio fondamentale per la tenuta sociale del territorio.
Era il 17 maggio del 1931 quando, presente l'on. Paolucci, apriva la casa di cura privata “Ospedale Principe Umberto”, fondata dal dottor Pasquale Marconi, poi deputato dal 1946 alla Costituente.
Le tappe attraverso cui il medico originario di Rosano di Vetto riuscì alla fine nell'impresa di dotare la montagna reggiana di questo fondamentale servizio sono complesse. Tutto prese le mosse dagli anni dell'unità nazionale, allorchè l'edificio originario fu fatto costruire e donato da Agata Monzani Rabotti perchè fosse destinato alla cura degli indigenti.
Divenne un ospedale pubblico nel 1976, acquistato dalla Regione, al tempo del sindacato di Giuseppe Battistessa. Oggi è uno dei poli ospedalieri di riferimento per la Provincia di Reggio Emilia, e negli ultimi anni è al centro di ingenti e rilevanti investimenti per migliorarne la struttura ed aumentare la dotazione tecnologica.
A questo proposito sottolinea il direttore del distretto sanitario castelnovese, il dottor Franco Viappiani: “Gli investimenti in corso sull’ospedale riguardano più livelli. Per quanto concerne la struttura si sta lavorando all’adeguamento alle norme di accreditamento si molti reparti, tra i quali la pediatria, l’ostetricia, il blocco parto ed altri. L’importo di questi interventi è di 10 milioni 800 mila euro: alcuni sono stati già eseguiti, altri sono in corso. Tra quelli già eseguiti rientrano i poliambulatori e la razionalizzazione dei percorsi di accesso all’ospedale. Inoltre ci sono altri interventi per 8 milioni e 115 mila euro per l’adeguamento e la messa in sicurezza della struttura in osservanza delle più recenti norme antincendio, quindi il rifacimento di molti apparati elettrici e di impianti per la distribuzione dei gas, come l’ossigeno. Anche questi lavori sono in parte già eseguiti. Infine è in programma la realizzazione di un nuovo edificio in cui troveranno sede i servizi quali l’igiene pubblica, la medicina del lavoro, il servizio veterinario, che attualmente sono in diverse sedi dislocate. L’importo previsto in questo caso è di 2 milioni e 600 mila euro”. In totale nel Sant’Anna si stanno investendo più di 21 milioni di euro sulla struttura, più altri sulle attrezzature: tra questi ultimi possono essere citati il recente acquisto della nuova Tac, già in funzione, per 588 mila euro, 300 mila per la radiodiagnostica telecomandata, 200 mila per il nuovo ecografo, 80 mila per l’amplificatore di brillanza e 96 mila per il navigatore per gli impianti di protesi, questi ultimi due macchinari utilizzati per particolari interventi operatori. Sul “compleanno” del Sant’Anna Viappiani aggiunge: “Pare persino superfluo dire che il Sant’Anna fu davvero una grande intuizione di Pasquale Marconi. Ha avuto in questi anni una funzione importantissima, non solo per la salute dei montanari, ma anche come elemento che ha offerto loro condizioni di tranquillità, l’idea di poter vivere in sicurezza su questo territorio. E’ inimmaginabile cosa sarebbe stato il territorio montano senza l’ospedale: sicuramente avrebbe una popolazione assai inferiore. A 75 anni è una realtà solida e la cui importanza è unanimemente riconosciuta”.
L’importante anniversario verrà celebrato ufficialmente in occasione della prossima inaugurazione dei poliambulatori e della nuova Tac, prevista nel mese di giugno.
Per parte sua aggiunge il sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi, nipote dell’onorevole Pasquale: “E’ davvero un anniversario importante, perché l’ospedale fin dalla sua apertura è stato un patrimonio di tutta la gente della montagna”.