Giuseppe Caliceti e Mario Lodi i protagonisti per le premiazioni dei due concorsi letterari a Reggio Emilia. Sul podio, in terza posizione, anche il nostro compaesano e collaboratore Federico Zannoni. Onori anche alla liceale Elisa Veronesi
In un cinema Roseboud gremito di scolaresche di ogni ordine e appassionati vari, si sono svolte nella mattinata di venerdì 5 maggio le premiazioni di “In forma di libro” e “Il primo lavoro”, i due concorsi letterari indetti dal Comune di Reggio Emilia, il secondo dei quali in collaborazione con la Camera del Lavoro. Gran cerimoniere della mattinata è stato Giuseppe Caliceti, scrittore (dagli esordi nella letteratura per l’infanzia a “Fonderia Italghisa”, sino al recente “Il busto di Lenin”), docente elementare e animatore culturale, responsabile del progetto comunale “Baobab – giovani scritture”. Accanto a lui, alcuni rappresentanti delle istituzioni e un ospite d’eccezione: Mario Lodi, ottantaquattrenne ex maestro elementare e scrittore, colonna portante di quel movimento di cooperazione educativa che, a partire dal secondo dopoguerra, portò la nostra scuola primaria e la pedagogia italiana a vertici d’eccellenza riconosciuti in tutto il mondo, nonché autore di indimenticabili racconti per ragazzi, basti citare “Bandiera” e “Cipì”, tra i molti.
In un tripudio di applausi e attestati di stima, il Maestro Lodi ha raccontato i tempi duri della scuola nel Ventennio fascista, anni di pesante indottrinamento ideologico, anni in cui ai piccoli alunni veniva insegnato a sparare e marciare, anni che non dovranno mai ripetersi, passando poi a parlare, col tono di chi è coerente con se stesso e giustamente orgoglioso di ciò che è riuscito a fare, di alcuni momenti tra i più significativi nella sua vita in mezzo ai ragazzi, ribadendo una volta di più i principi alla base del movimento di cooperazione educativa.
Si è poi passati alle premiazioni dei due concorsi. In un primo momento sono stati passati in rassegna e premiati i libri realizzati artigianalmente, nell’ambito del concorso “In forma di libro”, da alcune classi di scuole materne, elementari, medie e superiori, suddivisi in altrettante categorie; si è trattato di opere preziose, opere che hanno messo in movimento la fantasia e la creatività di tutti i componenti delle classi, democraticamente e senza censure per partito preso, seguendo procedimenti realizzativi molto cari allo stesso Mario Lodi, membro della giuria di entrambi i concorsi. Tutte le opere finaliste potranno essere visionate e prese in prestito presso la biblioteca comunale “San Pellegrino”, a Reggio Emilia.
Esauriti i vincitori di “In forma di libro”, si è passati al momento finale della mattinata: la premiazione dei giovani scrittori, età massima 35 anni, finalisti del concorso “Il primo lavoro”, centrato sul racconto delle prime esperienze lavorative. Al primo posto, portandosi a casa 400 euro da spendere in libri, si è classificato Massimo Baroni, 29 anni, col racconto “Il pontiere”; al secondo, il giovanissimo Stefano Gualtieri, col suo “Aiuto cuoco”; infine, alcuni ex-aequo al terzo gradino: Simone Conti con “Taccuino operaio”, Gianluca Nagliati con “Proff, come sono andata?”, Enrico Partesotti con “Il mercante” e, a completare un podio interamente maschile, il nostro collaboratore Federico Zannoni, di Castelnuovo, con “Con gli occhiali del maestro”.
Il pezzo di Federico, già autore del libro "Con gli occhi dei bambini" di cui abbiamo dato notizia in questo stesso portale, è il racconto di cosa è cambiato in lui nel momento in cui si è trovato a passare, nel giro di pochi mesi, dal mestiere di studente a tempo pieno a quello di insegnate elementare: le nostalgie, i ricordi di quando era bambino alla scuola elementare, quella voglia di rimanere sempre e comunque dalla parte dei ragazzi, ancora preferiti alle colleghe. Alla luce di una trama sostanzialmente inesistente, la giuria ha motivato questa scelta riferendosi proprio a questi aspetti di confronto e scontro tra due stadi della vita, quello del bambino-studente e quello del giovane che lavora coi bambini-studenti, premiandone lo spirito e le suggestioni che ha saputo trasferire sulla carta.
A fronte di partecipanti provenienti da Napoli, Parma, Magenta, Matera e altri posti ancora, Castelnovo né Monti è stato in grado di mettere in luce un secondo nome: Elisa Veronesi, 18 anni, studentessa al liceo “Dall’Aglio”. Il suo “Colloquio di lavoro”, decisamente interessante per la padronanza stilistica e la bellezza delle immagini che sa suggerire, non è risultato tra i vincitori, ma, insieme ai racconti premiati, ad altri giudicati tra i più notevoli e a una presentazione di Giuseppe Caliceti, è stato inserito nell’antologia tascabile “Il primo lavoro”, edita dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Emilia, all’interno della collana “Baobab Poesia & Narrativa”. Il libro non sarà in vendita, ma verrà distribuito gratuitamente nelle biblioteche e in altri luoghi aggregativi e di lavoro della città e della provincia di Reggio Emilia.
Beh, che dire: complimenti ai due castelnovesi, hanno veramente fatto un ottimo Lavoro!