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Ecco a voi “Neve e natura”!

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Questa mattina nella sala consiliare castelnovese è stato presentato "Neve e natura". Si tratta di un nuovo gruppo nel già ricco panorama locale.

Alla presenza di giornalisti, del sindaco Gian Luca Marconi e dell’assessore alla promozione del territorio Paolo Ruffini è stato esposto il progetto dell'ultimo nato, che vede collaborare un nutrito drappello di giovani maestri di sci di fondo, imprenditori del crinale e varie associazioni del territorio per il rilancio di tutta una serie di attività ricreative legate principalmente alla neve ma anche alla fruizione estiva del verde.

Sci di fondo, escursioni con le ciaspole, sci escursionismo, camminata nordica, sledding in inverno; e orienteering, mountain bike, passeggiate a cavallo d’estate. Sono solo alcune delle idee attorno alle quali il gruppo vuole lanciare una campagna d'adesioni. Si stanno infatti raccogliendo firme, per poi proporsi agli enti locali montani e provinciali, con il sostegno già arrivato da parte del Comune di Castelnovo.

Ha spiegato Paolo Ruffini: “Abbiamo rilanciato con interesse l’invito arrivato dal gruppo 'Neve e natura', per quanto riguarda lo sci di fondo e non solo. L’iniziativa nasce dalla loro competenza e dalla passione per lo sport e l’Appennino in generale. Si stanno costituendo soggetto attivo per rilanciare pratiche sportive che sul crinale hanno potenzialità ancora non pienamente espresse. Anche per quanto riguarda lo sci di fondo, per praticare il quale abbiamo diverse località molto belle non sfruttate appieno, al contrario di quanto succede ad esempio sull’appennino modenese. Quest’anno diversi giovani di Castelnovo e della montagna hanno portato a termine il corso di maestri di sci di fondo, e vorrebbero spendere la loro professionalità sul territorio. I luoghi su cui lavorare sono tanti, e c’è anche un punto di riferimento da coinvolgere nel gruppo di lavoro sulla neve coordinato in Provincia dall’assessore Saccardi”.

Ha poi parlato Gianfranco Colombani, maestro di sci di fondo da ormai parecchi anni. “Si tratta di un gruppo che conosce a fondo la realtà legata allo sci in Appennino fin dagli anni ’80. Gli sforzi per incrementare la pratica del fondo per molti anni si sono concentrati su Pratizzano, e si è avuto un riscontro positivo su questa località ma più sul periodo estivo che non sulle pratiche invernali. Questo perché per portare avanti queste discipline sportive l’unico modo è avere un coinvolgimento diretto ed una presenza costante di personale del settore: in Provincia di Reggio da anni quasi tutti gli appassionati di fondo vengono da Castelnovo, e quindi c’è stata una difficoltà logistica che ha frenato questo sviluppo rispetto ad esempio a Modena. Ci vuole una offerta tecnica più valida. Un altro problema è che per sciare non si dovrebbe aspettare una annata eccezionale per precipitazioni come è stato quest’anno, ma si dovrebbero trovare piste esposte rigorosamente a nord in cui sia facile mantenere l’innevamento. Secondo noi Pianvallese e Succiso sono due stazioni che hanno queste caratteristiche”.

Ha aggiunto Enzo Viappiani, imprenditore turistico del crinale (della Cooperativa “Valle dei Cavalieri” di Succiso) ed anche lui tra i primi sottoscrittori: “Geograficamente queste due località sono ai due estremi dell’Appennino reggiano. Questo per noi significa una possibilità di fare sistema: il nostro obiettivo sarebbe riuscire a creare un percorso continuo tra Pianvallese e Succiso, con possibilità di coinvolgimento di aree come Ligonchio e il Cavalbianco e Cerreto. Un percorso di questo genere, gestito al meglio, avrebbe grandi potenzialità di richiamo turistico sia per le attività sulla neve che in estate”.
E’ possibile a tutti aderire al progetto "Neve e natura", firmando virtualmente l’appello (vedi più sotto) tramite il sito dello Sci Club Bismantova o il Cai Reggiano.

Ha concluso Gian Luca Marconi: “Il Comune di Castelnovo sosterrà questa proposta come Comune capo distretto ed anche come 'Paese per lo Sport' perché crediamo che abbia ampi spazi di sviluppo”.

* * *

Neve e natura nell’Appennino

Noi sottoscritti, professionisti e operatori degli sport della neve e della natura, unitamente ad appassionati, praticanti e cittadini interessati alla conservazione ambientale e allo sviluppo del nostro Appennino, rivolgiamo alle autorità pubbliche di Regione, Provincia, Comunità Montana, Unione di Comuni, singoli Comuni, Parco Nazionale dell’Appennino, Camera di Commercio e GAL il seguente
appello per il sostegno degli sport e del turismo legati alla neve e alla natura nell’Alto Appennino reggiano.

1 - Sull'alto Appennino reggiano ci sono grandi possibilità di sviluppo del turismo e degli sport invernali più legati alla natura: lo sci di fondo, lo sci escursionismo, lo sci alpinismo, le ciaspolate, la camminata nordica, l’orienteering, lo sledding. Radure e boschi, piane di vecchie torbiere carraie e strade forestali, sentieri e percorsi segnati coprono l'intero territorio e lo collegano con una rete capillare a molti ancora sconosciuta. Negli anni più recenti è cresciuta anche una rete di rifugi e punti di appoggio e pernottamento sui valichi, presso centri abitati, dal passo delle Radici fino alla nuova Succiso.

2 - Sull'Appennino modenese, anche al confine con la nostra provincia, centri come Boscoreale e Piane di Mocogno sono stati attrezzati ed avviati finalmente su un livello di qualità elevato, tanto che da un lato (a San Geminano) sono stati ospitate con successo grandi manifestazioni agonistiche come i campionati italiani assoluti, e dall'altro - ormai quotidianamente - anche nelle giornate infrasettimanali, c'è presenza, una presenza di scolaresche, escursionisti, sciatori che partono anche dalla nostra provincia e dalla montagna reggiana.

3 - Nella provincia di Reggio Emilia vi è un altro numero di praticanti e appassionati di sport invernali più legati alla natura. Per ora le loro mete prevalenti sono o il Trentino o le stazioni del modenese. Vi sono però anche dei centri, ancora ai primi passi, che, attrezzati e sostenuti, hanno risorse di natura, paesaggio e ambiente tali da poter reggere ogni confronto ed essere poli attrattivi anche per le provincia limitrofe di La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Parma e della stessa Modena. Complessivamente oltre un milione e mezzo di potenziali utenti. Questi centri per collocazione e vocazione sono a ridosso di gruppi montuosi più alti, dunque a Febbio-Rescadore-Pianvallese, Pradarena-Cavalbianco, Cerreto-Pranda, Pratizzano-Ventasso, Varvilla -Alpe di Succiso.

4 - L'eccezionale innevamento dell'annata trascorsa non può essere il punto di riferimento per programmare stabilmente attività sportive turistiche invernali. Tuttavia c'è stato un risveglio di attenzione e iniziative che hanno messo a fuoco la possibilità di avere presenza turistica in stagioni diverse dall'estate; su questo tipo di attività si sta muovendo una nuova imprenditoria giovanile. Pratiche come lo sci di fondo, lo sci escursionistico, lo sci alpinismo le ciaspole e la camminata nordica si collegano strettamente - spesso nelle stesse persone - all'escursionismo, alla mountain bike, alle passeggiate a cavallo, che vengono praticati nei medesimi luoghi nei periodi senza neve. L'integrazione tra tutte queste attività può portare veramente a rendere la presenza turistica più costante nel corso dell'anno e al tempo stesso di migliore impatto sulla recettività e le infrastrutture. Sono attività relativamente recenti che prediligono e valorizzano l'ambiente montano, non lo stravolgono ed hanno il più naturale e interessante ambito di svolgimento proprio verso il crinale. Queste nuove attività peraltro non contrastano con quelle più tradizionali e affermate legate all'interesse per la natura, la fauna, i torrenti, ll bosco e i suoi prodotti: caccia e pesca, raccolta di tartufi, castagne mirtilli e funghi.
5 - Tutto ciò nel suo insieme costituisce un richiamo di interesse ma anche un tratto di identificazione e valorizzazione culturale del territorio coerente con la prospettiva del Parco Nazionale. Per ora, tuttavia ciò si risolve per lo più in presenze occasionali e fugaci. Questo turismo “mordi e fuggi” potrebbe invece trasformarsi in incontro sociale, sviluppo culturale, ricaduta economica. Ci sono tutte le condizioni per fare dell'insieme di queste attività e dei valori naturali e storici attorno a cui ruotano la base di valide esperienze di turismo scolastico e attività di conoscenza del territorio. Per questo dopo un'annata che ha visto una ripresa di fiducia di tanti operatori, l'inaugurazione di nuovi impianti, chiediamo un’attenzione speciale dagli enti pubblici territoriali per arricchire e fare crescere di qualità l'offerta turistica.

6 - Occorre attrezzare in modo più moderno professionale e competitivo nuove stazioni per lo sci di fondo escursionismo e percorsi natura, sostenendo progetti per l'innevamento minimo, l'impiantistica, le attrezzature e i servizi. A fronte di investimenti relativamente modesti sono invece rilevanti i valori sportivi ambientali economici e sociali che si possono produrre. E questo potrebbe aiutare e rendere più completa l’esperienza della stazioni sciistiche tradizionali.

7 - Il Monte Cusna, con la stazione di Pianvallese (collegata al modenese) e l'Alpe di Succiso, con le stazioni collegate di Varvilla e Pratizzano, sono i complessi orografici che si elevano oltre i 2000 metri e sono perciò i più idonei e vocati per questi progetti anche nelle annate di minore innevamento. Il primo è collegato alle stazioni del modenese e alla lucchesia, il secondo al parmense e alle province di Massa e La Spezia. Entrambi hanno le condizioni per essere punti di riferimento interprovinciale. E sono importanti, tuttavia, i collegamenti tra i vari punti, le iniziative sinergiche che possono crescere in rete in tutto il nostro crinale, cha ha bisogno di essere conosciuto a fondo, apprezzato e valorizzato prima di tutto dai reggiani.

10 aprile 2006

www.sciclubbismantova.it.

Elenco primi firmatari:

Bruni Marco (maestro di sci di fondo);
Catellani Niccolò (maestro di sci di fondo);
Cavecchi Giorgio (maestro di sci di fondo);
Chierici Davide (maestro di sci di fondo);
Chierici Manuela (maestro di sci di fondo);
Colombani Gianfranco (maestro di sci di fondo);
Colombani Wanda (maestro di sci di fondo);
Ferrari Federico (maestro di sci di fondo);
Giovanelli Cecilia (maestro di sci di fondo);
Levrini Marco (maestro di sci di fondo);
Pompili Vincenzo (maestro di sci di fondo);
Spiezio Massimo(maestro di sci di fondo);
Tazzioli Ugo (maestro di sci di fondo);
Teggi Nino (maestro di sci di fondo);
Zannini Paolo (maestro di sci di fondo);
Corbelli Narciso (presidente Sci Club Bismantova);
Ganapini Fabrizio (Rifugio Pratizzano);
Vezzani Ginetto (Ginetto Sport);
Viappiani Enzo (Varvilla – Alpe di Succiso);
Torri Dario (Varvilla – Alpe di Succiso);
Montipò Gino (Cai Reggio Emilia);
Iotti Liviana (giornalista Telereggio);
Leurini Gianni (Università del Pedale);
Lodini Giampiero (Sci Club Bagnolo);
Riccò (Cai Reggio Emilia);
Malpeli Claudio (Franco Sport);
Marmiroli Aldino (Vicepresidente Cai Reggio Emilia);
Morini Sergio (consigliere Cai Reggio Emilia);
Guiducci Umberto (primario medicina sportiva);
Pessina Paolo (consigliere delegato Telereggio);
Riccò Panciroli Gianni (presidente Cai Reggio Emilia);
Viappiani Franco (responsabile Ausl Castelnovo ne' Monti);
Barbantini Roberto (Cai Castelnovo ne' Monti);
Giannasi Francesco (presidente comitato prov. Fisi);
Guidetti Camillo (resp. FondoSciClubBismantova).