Home Cronaca “Possiamo fare tanto… giocando”, con la Terza Maratona di Calcio a 5

“Possiamo fare tanto… giocando”, con la Terza Maratona di Calcio a 5

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Dopo i successi delle precedenti edizioni delle maratone di calcetto (ricordiamo, per l'Epifania del 2005 e del 2006) i ragazzi della montagna protagonisti organizzatori della manifestazione sportiva a scopo benefico, hanno deciso di proporla anche per il lunedì di Pasqua.
Nasce così la "Terza MARATONA di Calcio a 5: possiamo fare tanto... giocando", lunedì 17 aprile, un torneo che si svolgerà nell'arco dell'intera giornata in parallelo nelle palestre di Carpineti e Felina (gentilmente concesse dall'assessorato allo sport dei due comuni, che patrociniano l'iniziativa).

Il ricavato andrà all’associazione "Vogliamo la Luna" per il progetto di realizzazione di una struttura (immobile, impianti, arredamenti, ecc.) per l’accoglienza e la cura di bambini affetti da Aids a Husi (Moldova – Romania). Si tratta di qualcosa in più di un semplice progetto, vedendo coinvolte più associazioni castelnovesi che hanno risposto in pieno alla richiesta di aiuto di Vogliamo la Luna: così, U.N.I.T.A.L.S.I. Sottosezione di Castelnovo Monti, G.A.O.M. - Gruppo Amici Ospedali Missionari, Casina dei Bimbi, Fa.Ce. - Associazione Famiglie Cerebrolesi, Il cuore della Montagna e Oratorio Don Bosco si sono unite per presentare insieme il progetto a cui accorre in sostegno anche la maratona di calcetto.

Data l'urgenza degli interventi, aggiungiamo in coda una maggiore descrizione del progetto, grazie al materiale fornito da Monia Magnani, ma si rimanda per maggiori dettagli al sito di Vogliamo la Luna.
L'invito a partecipare al torneo è ovvimamente aperto a tutti. Si accettano iscrizioni di nuove squadre fino a venerdì 14 aprile, telefonando a:

Davide 333 3501152,
Erica 340 3525229,
Chiara (dopo le 14,00) 333 8566885.

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SITUAZIONE ATTUALE E FINALITA’ DELL’IMPEGNO
Già a partire dal 2002 Vogliamo la Luna ha rivolto il proprio impegno a Husi e alla collaborazione attivata con le Suore Francescane Missionarie di Assisi. Da tempo presente nella città del nord est della Moldova, una regione della Romania, questa Congregazione si occupa di accudire numerosi bambini e adolescenti provenienti da famiglie in difficoltà e in alcuni casi portatori di handicap: un centinaio frequenta quotidianamente il loro centro, nel quale si provvede alla loro istruzione, a garantire pasti adeguati, a promuovere l’igiene personale e a trasmettere principi e valori educativi, a far fronte a spese mediche; circa quindici affetti da aids, e orfani o abbandonati, abitano invece stabilmente in una parte della struttura, ottenendo costanti miglioramenti grazie alle cure che ricevono ed al complessivo innalzamento delle condizioni di vita. Ma il centro è anche punto di riferimento per i poveri e i disadattati della zona, che quotidianamente ne affollano l’ingresso per avere pasti caldi. La situazione economica e il tessuto sociale di Husi, infatti, vivono un grave disagio: la disoccupazione raggiunge percentuali elevatissime, l’alcolismo è diffuso, molte famiglie vivono in difficoltà economiche e facilmente si disgregano, locali di 10/15 metri quadrati ospitano anche 8/9 persone e le condizioni igieniche sono a volte ben lontane dalla decenza, bassissime sono per i bambini le possibilità di studiare e addirittura di frequentare l’asilo o primi livelli d’istruzione. Una delle finalità perseguite dalle missionarie è proprio far sì che i bambini e i ragazzi che frequentano il centro possano diventare il tramite presso le loro famiglie per l’acquisizione di un diverso stile di vita, che con il tempo contribuisca ad un miglioramento della generale situazione di quella realtà.
Ad Husi Vogliamo la Luna ha contribuito a diverse necessità specifiche ed instaurato un rapporto costante: invio di materiali e di aiuti economici volti a soddisfare bisogni primari (medicine, riscaldamento per il rigidissimo inverno, assistenza odontoiatrica, eccetera), periodici interventi diretti di nostri volontari.

L’INTERVENTO SPECIFICO
Ora però ci si trova nella necessità di dover realizzare un intervento ancor più diretto. Idea che ha immediatamente suscitato l’interesse e l’entusiastica adesione dei volontari, facendo così maturare la decisione di rivolgere in tal senso gran parte delle energie e delle risorse.
Si tratta di costruire un immobile su un terreno recentemente acquistato dalla Congregazione grazie all’intervento della Fondazione Bambini in Emergenza di Mino Damato.
La nuova struttura, adiacente all’esistente, consentirà di ospitare altri 15 bambini affetti da HIV e abbandonati che attualmente si trovano ricoverati in ambienti inadeguati, rendendo così ancor più incisiva l’attività svolta e permettendo di offrire un aiuto sempre maggiore.
L’esecuzione dei lavori sarà direttamente seguiti da tecnici italiani, gli stessi che hanno curato la progettazione e che conoscono la realtà locale (a suo tempo si sono occupati della sistemazione delle strutture già ora esistenti).
Come per ogni progetto portato avanti da Vogliamo la Luna, l'associazione sarà in grado di documentare le spese sostenute.