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Castelnovo, botta e risposta Filippi-Marconi

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Filippi alter ego di Berlusconi sull'Appennino reggiano. Per il consigliere regionale sono giornate di attività frenetica sul fronte della comunicazione.

Castelnovo. E' di ieri l'altro un attacco di Fabio Filippi all'Amministrazione della Pietra. "In Comune si minacciano i dipendenti", denuncia. Ed enuncia: "Accade che un dipendente in forza all'ufficio tecnico non concordi sull’operato di un assessore comunale sottolineando, da tecnico qual è, che le 'innovazioni' sbandierate dall’esponente di centrosinistra sono del tutto inesistenti. L’assessore come risposta minaccia sul giornale querele e sanzioni disciplinari nei confronti del povero, coraggioso e onesto dipendente comunale. Ciò che accade è di una gravità assoluta e stupisce che, finora, solamente voci isolate si siano levate a difesa della libertà di espressione e pensiero".
"Pur non volendo seguire l’esempio del Presidente Berlusconi e dei suoi subalterni, che hanno usato più volte l’insulto e l’attacco personale nei confronti degli avversari politici, non posso che definire l’intervento di Filippi scorretto, strumentale e demagogico", replica a stretto giro il sindaco Gian Luca Marconi. Che aggiunge: "E’ vero che per il Presidente del Consiglio ed i suoi alleati gli insulti e gli attacchi personali coincidono, a seconda della convenienza, con la libertà di espressione e di pensiero, ma vorrei chiedere a Filippi: come avrebbe reagito se tutte le volte che ha annunciato gli imminenti lavori per la Bocco-Canala o altro qualcuno gli avesse dato del bugiardo o poco trasparente?".

Vetto. Qui Filippi se la prende con la collega di Marconi, Sara Garofani, rea, a suo dire, di fare propaganda politica con una lettera, indirizzata a tutti i suoi concittadini, in cui chiede di aiutare il suo Comune tramite il 5 per mille.
"Bell’esempio dato ai cittadini – è l'incipit della filippica filippiana – il sindaco di Vetto (in compagnia con altri sindaci di centrosinistra) ha scelto di rappresentare solo una parte di cittadini, ha scelto di calpestare il ruolo istituzionale che rappresenta, ha scelto di scendere in prima persona nella campagna elettorale che si sta per concludere".
E spiega: "Ha infatti inviato a tutti i suoi cittadini una missiva, a spese ovviamente del contribuente (anche di centrodestra) dal tenore palesemente propagandistico, informandoli che la finanziaria 2006 penalizza gli enti locali, che le scuole avranno meno fondi, e il trasporto pubblico e i servizi sociali pure. Tutte balle, i comuni sotto i tremila abitanti, e Vetto rientra tra questi, hanno ricevuto un incremento di fondi statali, non c’è stata per loro nessuna decurtazione. Ho spiegato a più riprese, con dati alla mano, che il Governo Berlusconi non ha tolto un euro per i servizi sociali, per la scuola, per la sanità e per gli stipendi".
Per concludere: "La sindaca diessina ci viene a raccontare queste cose alla vigilia della campagna elettorale, disquisisce sulla finanziaria quattro mesi dopo la sua approvazione, fa propaganda politica di parte in periodo di par condicio. I sindaci non vogliono rinunciare a privilegi ingiusti, come alla macchina con autista (impegnando frequentemente un vigile urbano) e il telefonino".