Home Cronaca In Italia un giovane su due studia tanto sui libri di testo...

In Italia un giovane su due studia tanto sui libri di testo quanto sul materiale di Internet

6
0

Porte aperte alle tecnologie, anche per prepararsi per la scuola: un giovane studente su due (il 51%) studia in Italia tanto sul libro di testo quanto sul materiale scaricato da internet, mentre solo il 41% utilizza solo il libro di testo.
E' quanto emerge dall'indagine "Studiare con il PC: un'indagine AIE Docet", realizzata dal professor Renato Mannheimer su incarico dell'Associazione Italiana Editori (AIE) e di DOCET e presentata la scorsa settimana a Bologna, sulle modalità di utilizzo che i giovani di età compresa tra i 10 e i 24 anni fanno delle tecnologie per le loro attività di studio e di ricerca. Una "fotografia" dell'approccio dei giovani verso la tecnologia, anche dal punto di vista dell'apprendimento, possibile grazie a un'indagine di tipo quali-quantitativo su un campione rappresentativi di mille ragazzi tra i 14 e i 24 anni.

I risultati? La tecnologica conta, eccome, anche a scuola. Il 63% degli studenti utilizza sia il PC sia i tradizionali quaderni per fare i compiti o le tesine o i riassunti contro il 27% di chi usa solo il cartaceo. Non solo: uno studente su due consulta sia il cartaceo sia internet o i cd rom come fonti per ricercare voci di enciclopedie, dizionari ecc' e ben il 24% utilizza a tal fine solo i supporti tecnologici, contro solo l'11% di chi si affida solo alla carta per svolgere tali attività.

"Internet, dunque - ha spiegato il professor Mannheimer - è diventata l'enciclopedia per eccellenza, sempre a portata di mouse, sfruttata soprattutto per la ricerca e gli approfondimenti domestici, giudicata uno scrigno inesauribile di conoscenza su più livelli, in cui si può trovare l'informazione spicciola e l'approfondimento bibliografico, la notizia dell'ultima ora e l'importante studio scientifico".
Il tempo dedicato allo studio con gli strumenti tecnologici rappresenta già, in media, circa un terzo (28%) del tempo complessivo trascorso per lo studio individuale. Il 17% dei giovani studenti vi dedica addirittura più della metà del tempo complessivo dedicato all'apprendimento, soprattutto tra i 22-24enni (31%), studenti lavoratori (36%) che frequentano l'università (21%).

La tecnologia diventa quindi sempre più "supporto" allo studio. Un ragazzo su due dichiara di impegnare 3,5 ore del proprio tempo in una settimana (un terzo del tempo impiegato per studiare sui libri) per studiare su materiale scaricato da internet. A queste ore bisogna però aggiungere quelle che i giovani studenti passano al PC (il 67%, in media 4 ore settimanali), per fare i compiti o altre attività di studio utilizzando i programmi applicativi (word, excel, CAD, ecc...) e quelle usate per collegarsi ad internet per scaricare i materiali, per usare i motori di ricerca o per consultare le enciclopedie, dizionari ecc... (60% degli studenti).

In quest'ultima attività la rete batte tutti i concorrenti cartacei e anche quelli su cd rom o dvd, sia in termini di percentuali di utilizzo (61% contro il 60% di chi consulta il cartaceo e il 46% di chi utilizza i cd-rom), sia in termini di media ore dedicate (3,2 per la consultazione via internet, 2,9 tramite il cartaceo, 2,3 su cd rom e dvd).

"La scuola di questi anni - ha sottolineato il presidente del Gruppo editoria scolastica di AIE, Michele Lessona - è sottoposta a un processo di cambiamento molto forte e la pressione verso l'integrazione dei nuovi strumenti tecnologici nelle attività di insegnamento e di apprendimento è uno degli elementi che ha suscitato maggiori discussioni e aperti confronti: occorre analizzare bene i fenomeni in atto per comprendere i cambiamenti che verranno. Un lavoro fondamentale per noi editori che progettiamo e realizziamo, insieme agli autori, gli strumenti per l'apprendimento in un contesto che evolve molto rapidamente".

(fonte: www.aie.it).