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Conosciamo l’Autorità alimentare europea di Parma

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Qual è il lavoro, come funziona e quali sono i compiti dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (in siglia, Efsa)? L'insediamento della nuova agenzia europea a Parma che impatto avrà sulla nostra regione? Cosa ne pensano le imprese, gli enti locali e i cittadini della provincia di Reggio Emilia? A tutto ciò si cercherà di dare una risposta lunedì 3 aprile nel corso di un seminario che si svolgerà a Reggio Emilia, alle 15,30, nella Sala degli Specchi del Teatro Municipale Romolo Valli.

L'iniziativa è organizzata dalla stessa Efsa (European Food Safety Authority), dalla Provincia di Reggio Emilia e da Europass, l'ufficio nato grazie ad una convenzione tra la Provincia di Parma e la Regione Emilia-Romagna con l'obiettivo di diffondere sul territorio la conoscenza dell'Agenzia europea con sede a Parma e il suo impatto sulla realtà locale.

Il programma dei lavori prevede un intervento iniziale sulla storia e compiti dell'Efsa, nonché del suo ruolo all'interno del sistema europeo per la sicurezza alimentare, mentre l'illustrazione di un parere scientifico effettuato dall'Efsa e una sessione dedicata alle domande da parte del pubblico cercheranno di fare chiarezza su questa nuova, importante presenza nella nostra regione.

Quello di lunedì è il terzo di una serie di incontri che Efsa ed Europass stanno organizzando nelle province emiliane, per farsi meglio conoscere dalle comunità con le quali si trovano a convivere. Saranno relatori all'incontro di Reggio Emilia Christine Majewski, direttrice del Dipartimento di affari internazionali ed istituzionali dell'Efsa, e rappresentanti scientifici dell'organismo europeo.

"La presenza dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare nella nostra regione e l'incontro di lunedì prossimo tra la stessa Efsa e la comunità reggiana - afferma l'assessore provinciale all'Agricoltura, Roberta Rivi - sono per noi non solo motivo di orgoglio, ma rappresentano anche un richiamo alla massima responsabilità. Avvertiamo infatti l'importanza di questa presenza in una terra nella quale l'agroalimentare ha un valore primario ed è strettamente connesso con la vita ed il lavoro della nostra popolazione, ricavando un impulso ancora più forte a lavorare affinché la qualità delle nostre produzioni sia sempre di più sinonimo di sicurezza per il consumatore.

"L'Italia vanta il maggior numero di prodotti soggetti a protezione di origine in Europa e l'Emilia Romagna riveste in questo ambito un ruolo primario con la qualità della sua rinomata gastronomia che discende dalla qualità dei nostri alimenti, dalla genuinità delle materie prime, dall'artigianalità della produzione, dalla sapienza della cucina tradizionale - aggiunge l'assessore Rivi - L'importanza della presenza dell'Autorità alimentare europea nella nostra terra assume quindi un molteplice significato: un valore simbolico di collocazione nel cuore della food valley italiana, ma un significato ulteriore legato alla possibilità da parte degli amici e colleghi provenienti da tutta Europa di conoscere in modo approfondito ed apprezzare i nostri prodotti ed i processi produttivi nonché le nostre abitudini alimentari".