In merito alle dichiarazioni apparse sugli organi di stampa, desidero precisare e puntualizzare quanto segue.
Vorrei ricordare per dovere di cronaca al sig. Riccardo Bigoi che la mia nomina a presidente di seggio per le elezioni politiche del 9-10 aprile è stata decisa dalla Corte d’Appello presso il Tribunale di Bologna.
Tale nomina avviene dopo aver svolto le stesse funzioni per i referendum, le regionali del 2005 e le elezioni provinciali e comunali del 2004; queste ultime volontariamente dimenticate nel suo comunicato stampa. Le comunali sono state vinte dal centrodestra per soli 5 voti determinati proprio dall’esito del seggio n. 1. Questo risultato dimostra l’infondatezza del sospetto di imparzialità che è facilmente verificabile prendendo visione dei verbali delle operazioni.
Desidero ricordare al sig. Bigoi che il ruolo di presidente di seggio non è di onnipotenza. Tutte le schede dubbie oggetto di discussione e controversia sono temporaneamente validate ed assegnate da parte del presidente, verbalizzate e rimesse per l’assegnazione definitiva all’ufficio elettorale del Tribunale di Reggio Emilia.
Ricordo inoltre che il seggio elettorale si avvale della presenza e della collaborazione, oltre che del presidente, anche di un segretario, di quattro scrutatori e numerosi rappresentanti di partiti e candidati dei vari schieramenti, che nella loro funzione di pubblici ufficiali sovrintendono e garantiscono il regolare svolgimento delle operazioni elettorali.
Ricordo all’amico Riccardo che dopo aver svolto le stesse funzioni a Milano, dove risiedevo, sono stato invitato dal Comune di Ligonchio a rendermi disponibile ad assumermi l’incarico, per sopperire alla mancanza di nostri concittadini abilitati a svolgere la funzione di presidente. L’educazione civica che ho ricevuto e il mio senso di responsabilità nei confronti delle Istituzioni mi hanno indotto ad accettare l’incarico consapevole tra le altre cose che i miei intendimenti politici per lo svolgimento delle funzioni richieste sono assolutamente compatibili e non in contrapposizione.
Non c’è nulla di anomalo nella mia nomina. Ritengo invece, a dieci giorni dalle elezioni, molto strumentale e di basso profilo le insinuazioni avanzate dall’amico Bigoi che inviterei a rendere di dominio pubblico qualsiasi prova o fatto che possa in qualche modo invalidare, compromettere ed insinuare il mio operato e di tutti i componenti i seggi da me presieduti.
In conclusione, inviterei Riccardo, proprio in virtù del ruolo di amministratore, a farsi nominare rappresentante di lista per apprendere le nozioni fondamentali che regolano il funzionamento di un ufficio elettorale.
(Dott. Ing. Simone Bacci)