Come si ricorderà, nel periodo del Natale 2004 era stato commesso un furto con scasso al centro diurno socio-riabilitativo “Arcobaleno” di via Simonini a Casina. Furono sottratte varie attrezzature: macchina fotografica, televisione, videocassette, videoregistratore e altro materiale usato dai ragazzi per le loro attività.
Durante le festività natalizie dello stesso 2004 e del 2005 l’associazione Fa.Ce., con la collaborazione dell’associazione Auser di Casina e i genitori dei ragazzi del centro diurno "Arcobaleno", avevano organizzato un banchetto a Casina per cedere dietro offerta alcuni manufatti prodotti dai 3 centri diurni del distretto montano (Arcobaleno di Casina, Rosa dei Venti di Castelnovo ne’ Monti ed Erica di Cavola).
Lo stesso tipo di iniziativa più altre - quali la distribuzione di cassette per le offerte all’interno nei negozi - sono state portate avanti anche a Castelnovo ne' Monti. Il ricavato è stato utilizzato per riacquistare il materiale sottratto.
L'Unitalsi ha donato il televisore e la cooperativa Elios (che ha in appalto la gestione del personale dei 3 centri) ha relagato la macchina fotografica. Inoltre sono arrivate offerte finalizzate da privati sul conto corrente della Fa.Ce. o direttamente riacquistando le attrezzature rubate.
Con la collaborazione dell’associazione Sport Club di Casina un gruppo di ragazzi del luogo ha organizzato un torneo di calcetto prima delle festività di Natale 2005 e il ricavato è stato donato al Comune per contribuire a pagare l'allarme che è stato installato nel centro, a cura del locale ufficio tecnico, nei giorni scorsi.
"L'installazione dell'antifurto nel centro diurno Arcobaleno speriamo serva a non far ripetere azioni così gravi, ancora più esecrabili perché a danno di persone in difficoltà, ma soprattutto l'Amministrazione è orgogliosa della bella gara di solidarietà dimostrata dai cittadini della montagna nei confronti del nostro centro diurno e dei ragazzi che lo frequentano", dicono in Comune a Casina.
L'assessore alle politiche sociali intende ringraziare tutti i cittadini e le associazioni che hanno contribuito a raggiungere questo piccolo ma grande risultato.
