Home Cronaca Il sen. Giovanelli sulle manifestazioni di inizio aprile a Reggio

Il sen. Giovanelli sulle manifestazioni di inizio aprile a Reggio

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Mi parrebbe francamente SBAGLIATO autorizzare che si svolgessero nella stessa giornata e nella stessa città due manifestazioni nazionali che raccolgono da tutto il paese radicalismi che convergono su Reggio all’insegna della contrapposizione estrema: contrapposizione sociale, culturale e persino religiosa.
Ancor di più se ciò avviene alla vigilia delle elezioni politiche e all’indomani dell’ormai famoso “warning Italia” venuto dagli Usa.

A pensare male si fa peccato ma purtroppo spesso ci si azzecca. E io penso che potrebbe esserci qualche interesse elettorale del centrodestra a “lasciar fare”: forse non dispiace a Berlusconi se proprio a Reggio Emilia si produce un segnale, magari pesante, di contrapposizione e frattura, appunto, sociale, culturale, religiosa e, come si dice, di civiltà. Magari con l’amplificatore di qualche problema di ordine pubblico.

La questione diviene ancor più delicata se si ricorda che solo poche settimane fa il mondo intero è stato infiammato da reazioni, in parte legittime e in parte strumentali, alla pubblicazione di vignette sul profeta Maometto.
Quando in contrapposizione vengono impugnate da un lato la fede in Dio e dall’altro la libertà di esprimersi (sono entrambi valori e dimensioni essenziali dell’essere umano e di ogni società) c’è il rischio intrinseco della violenza.

Con questo tema, oggi epocale, autorità civili e religiose devono saper esprimere il massimo dell’equilibrio e della responsabilità.
L’appello del Papa al “non uccidere in nome di Dio” e quello che viene oggi, ad alto livello, ma egualmente significativo, dagli islamici non fondamentalisti di Reggio Emilia rappresentano cruciali punti di riferimento perché la fede e i sentimenti religiosi esprimono ricchezza e non conflitto.
Per il prossimo due aprile di Reggio Emilia le autorità civili, il ministro degli Interni in primis, dovrebbero esercitare le loro responsabilità con coraggio e nello stesso senso.
Le idee, anche le più radicali devono potersi confrontare senza cercare il rischio del contatto fisico e della violenza.

Antidoto alla violenza su questo è un impegno di conoscenza, di relazioni, di ragionamento, di condivisione, di dialogo. Abbiamo tutti nel villaggio globale come in un singolo quartiere di Reggio Emilia, abbiamo molto molto molto bisogno di tutto questo.
Non bisogna scherzare con il fuoco. Per quanto ci riguarda, come Democratici di Sinistra ci rifiutiamo di strumentalizzare temi di questa portata in chiave elettoralistica e sappiamo che i valori fondanti dell’Ulivo, il futuro governo dell’Unione e la stessa prospettiva di un grande partito democratico dovranno sapersi misurare a fondo con questa problematica.

(Fausto Giovanelli, senatore Ds)