In San Pietro, a fare gli auguri a papa Joseph Ratzinger, in occasione del suo onomastico e della festa di S. Giuseppe lavoratore, c’era anche una delegazione provinciale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Reggio Emilia.
“Desideravamo esserci – spiega il presidente Alberto Bergianti – per portare al Santo Padre il nostro messaggio di gratitudine per quanto svolge e realizza e per l’attenzione amorevole che riserva a chi, attraverso la cura delle campagne e del paesaggio, si premura di custodire il “creato”. Ma anche per garantire il nostro impegno di professionisti per assicurare la cura della terra e dei suoi ‘giardini’ ed il superamento delle disuguaglianze attraverso un uso corretto e giusto delle risorse naturali”.
Il testo del messaggio degli Agronomi di Reggio Emilia, inciso su pergamena, è stato consegnato personalmente in Vaticano oltre che dal presidente, dal segretario dell’Ordine, Gabriele Arlotti, e dal tesoriere Aronne Ruffini, accompagnandolo con una prestigiosa confezione di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia e di Parmigiano Reggiano stravecchio con una stagionatura super di 37 mesi.
Gli agronomi e forestali reggiani hanno inoltre ritenuto doveroso portare il calore della nostra terra al concittadino cardinal Camillo Ruini - che ha concelebrato la Santa Messa con il Papa - memori del servizio pastorale svolto in terra reggiana e guastallese e ambasciatore prestigioso della nostra città.
“Il Parmigiano Reggiano – spiegano Arlotti e Ruffini - è il prodotto antico del lavoro nelle campagne, espressione di sacrificio e di tradizioni, che affonda le radici nel sapere dei monaci all’epoca di Matilde di Canossa, le punte donate hanno caratteristiche tali da esaltarne aromi e profumi e da completare l’abbinamento sopraffino con l’aceto balsamico tradizionale donato. Quest’ultimo è un prodotto strepitoso avente origine nel 1920 da botti dell’acetaia Chierici di Piazza Fontanesi giunta a noi grazie al prezioso lavoro del prof. Renato Bertani. Detta riserva speciale ed esclusiva venne già offerta a Giovanni Paolo II in occasione della sua visita a Reggio Emilia e vorremmo fosse auspicio di una nuova visita del Santo Padre alle nostre terre reggiane”.
“Il lavoro riveste primaria importanza per la realizzazione dell’uomo e per lo sviluppo della società, e per questo occorre che esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno rispetto dell’umana dignità e al servizio del bene comune”, sono le parole di papa Benedetto XVI che nell’Omelia, ha riconosciuto così il ruolo di professionisti e organizzazioni chiamate a coadiuvare il lavoro dell’uomo.