Home Cronaca Utilizzava clandestini per consegna posta pubblicitaria: denunciato

Utilizzava clandestini per consegna posta pubblicitaria: denunciato

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E’ finita durante il loro illecito impiego in attività lavorativa la permanenza italiana di due cittadini ghanesi di 23 e 27 anni e di un cittadino marocchino 30enne, tutti in Italia senza fissa dimora, che pensavano aver trovato una buona occupazione e un buon guadagno con la distribuzione porta a porta di volantini pubblicitari.

Dal canto loro non credevano che il facile compito di recapitare i volantini dovesse far conto con un dovere per un cittadino straniero presente in Italia: quello di portare con sè i documenti di identificazione e nella fattispecie il permesso di soggiorno.

Quando i carabinieri di Castelnovo ne' Monti hanno fermato due di loro lungo via Roma mentre trascinavano un carrello contenente posta pubblicitaria, per un semplice controllo dei documenti i due malcapitati stranieri non han saputo cosa rispondere, perchè i documenti non li avevano e quindi hanno dovuto ammettere di essere in Italia clandestinamente e senza alcun permesso di soggiorno.

A questo punto gli uomini del capitano Amoroso li hanno condotti in caserma, dove hanno accertato che i due erano stati assunti, ovviamente in nero dato il loro status di clandestini, da un 40enne, M.S., residente a Modena, che li retribuiva 25/30 euro gionaliere per complessive 8 ore di lavoro al dì.

E’ stato lo stesso datore di lavoro, poco dopo, accompagnato da un terzo cittadino clandestino, a raggiungere i suoi “dipendenti” in caserma dove i militari raccoglievano gli stessi elementi di responsabilità per il reato di occupazione di manodopera clandestina avuto riguardo anche del clandestino al seguito del 40enne residente a Modena che, sentito dai carabinieri, confermava quando già dichiarato dai due clandestini precedentemente fermati.

Alla luce del loro stato di clandestinità i due cittadini ghanesi con il cittadino marocchino venivano avviati presso l'ufficio stranieri della Questura di Reggio per i provvedimenti di espulsione, mentre il 40enne M.S. veniva denunciato in stato di libertà alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.