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Nuova legge sull’agriturismo

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Soddisfazione è stata espressa dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori e da Turismo Verde (l'associazione agrituristica della Cia) per l’approvazione definitiva della nuova legge.

Solo pochi giorni fa il presidente di Turismo Verde Carla Donnini, preoccupata che la chiusura della legislatura vanificasse anni di paziente lavoro, aveva sollecitato la Commissione Bilancio del Senato a sciogliere gli indugi per poter procedere verso l’approvazione definitiva.

Si tratta -affermano Cia e Turismo Verde- di una legge quadro importante che può dare impulso all’attività agrituristica nelle sue specifiche forme di accoglienza, ristorazione, iniziative ricreative, didattiche e sportive.

I principali punti sono: favorire la multifunzionalità in agricoltura e la differenziazione dei redditi agricoli; la forte spinta alla valorizzazione e alla incentivazione delle produzioni di qualità e tipiche legate al territorio e alle tradizioni enogastronomiche; il recupero del patrimonio edilizio rurale, salvaguardando il paesaggio; l’equilibrio nel rapporto Stato-Regioni che mette in risalto un sistema univoco di classificazione ma lascia alle competenze locali il compito di dettare i criteri e i limiti per l’esercizio dell’attività agrituristica e i requisiti igienico-ambientali da adottare nelle imprese; la promozione delle attività di turismo equestre e di pescaturismo; la costituzione, presso il ministero delle Politiche agricole, di un Osservatorio nazionale, fortemente sollecitato proprio da Cia e Turismo Verde, che avrà il compito di monitorare e di raccogliere le informazioni necessarie per pubblicare, ogni anno, un rapporto nazionale sull’andamento del settore agrituristico.

Grazie all’approvazione della nuova legge, gli operatori e le Regioni potranno fare riferimento a dei paletti nazionali certi.

(Claudio Gaspari responsabile Cia-Confederazione Italiana Agricoltori zona montana)