In merito all'emergenza gas di cui tanto si parla in questi giorni, Enìa ritiene necessario fornire ai cittadini di Piacenza, Parma e Reggio Emilia alcuni ragguagli che consentano di inquadrare con maggior precisione la situazione attuale sia a livello nazionale che a livello locale.
Enìa, che in questi giorni mantiene un costante monitoraggio sulla situazione di crisi, ha ricevuto assicurazioni dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas che l'emergenza non avrà ripercussioni sulle utenze civili. Se la situazione di crisi dovesse perdurare sono, infatti, state definite linee di intervento che prevedono innanzi tutto l'alimentazione temporanea ad olio combustibile delle centrali a gas e, successivamente, la riduzione, secondo un piano programmato, della fornitura ai consumatori industriali.
Non sono quindi prevedibili conseguenze negative per le famiglie, anche in assenza di depositi e stoccaggi di gas naturale.
Nel territorio in cui opera, Enìa sta effettuando un controllo costante della pressione del gas nella rete di distribuzione. I valori rilevati non segnalano flessioni, bensì un aumento della pressione da parte di Snam; una situazione che rientra quindi assolutamente nella norma.
Enìa, in linea con la propria vocazione di ecoutility, ritiene che la delicatezza della situazione sia un importante stimolo all'adozione di comportamenti virtuosi di risparmio energetico. "L'emergenza di questi giorni - sottolinea il Presidente Andrea Allodi - porta all'attenzione di tutti un tema che per la nostra azienda è prioritario: il risparmio di risorse. Da sempre siamo impegnati nel diffondere una vera e propria cultura della riduzione dello spreco. Una cultura fatta di piccole azioni e abitudini, capaci di produrre risultati di grande importanza per la collettività e per l'ambiente."
L'invito che Enìa rivolge ai cittadini è, in questo caso, quello di prestare attenzione alla gestione del calore domestico. Bastano pochi semplici accorgimenti. Di giorno in casa normalmente viene mantenuta una temperatura di circa 20 gradi, come prescrive la legge, ma è importante tenere presente che per ogni grado in meno si risparmia circa il 7% di energia. Per il riscaldamento nelle ore notturne è sufficiente mantenere il termostato a 16 gradi. Così come è possibile, senza eccessivi costi, installare valvole termostatiche che, in base alla temperatura impostata, aprono e chiudono l'afflusso di acqua al termosifone. Con questo sistema si può risparmiare fino al 20% di energia.
In questa direzione il Ministro delle Attività Produttive ha invitato i Prefetti a convocare la Conferenza Permanente per richiamare la puntuale applicazione delle misure finalizzate al risparmio energetico, previste dal D.P.R. n. 412 del 1993.
L'analisi dei fabbisogni italiani per il prossimo decennio prevede una notevole crescita dei consumi di gas metano, fonte energetica "pulita", a fronte di una produzione nazionale prevista in forte declino. Quasi tutto il nuovo gas naturale destinato a coprire i nostri fabbisogni dovrà quindi essere importato. Di fronte a questi scenari risulta ancor più lungimirante la strategia che ha portato Enìa ad acquisire una partecipazione in Edison. Edison sarà infatti il primo gruppo italiano a costruire nell'alto Adriatico, in provincia di Rovigo, un terminale per la ricezione e la rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL). L'impianto costituirà una struttura di importanza strategica per l'Italia, perché consentirà di diversificare le fonti di approvvigionamento del gas contribuendo alla flessibilità, alla sicurezza ed alla economicità del nostro sistema energetico.
Il GNL non è altro che metano, che viene liquefatto abbassandone la temperatura per consentirne il trasporto via nave. Attualmente, nel mondo, circa un quarto dei trasporti internazionali di gas utilizzano questa modalità, sperimentata, sicura e affidabile che rende più flessibile il trasferimento di materia prima, non più vincolato dalla presenza di reti. Negli impianti di rigassificazione il GNL viene riportato allo stato gassoso per la distribuzione.
Un progetto, quello di Rovigo, a cui si affiancano gli altri terminali di rigassificazione previsti da Edison a Rosignano, in Sardegna ed in Puglia che renderanno, nel prossimo futuro, il nostro Paese un importante punto di passaggio per la fornitura di gas nel nord Europa dove, a fronte di un incremento dei consumi, è prevista una riduzione della produzione da parte della Gran Bretagna e della Norvegia.
Uno scenario, in sintesi, che mostra come la politica energetica abbia superato la dimensione nazionale e debba essere ormai essere pianificata se non a livello mondiale, a livello europeo.