Quella del 27 gennaio è ormai una data che, in tutto il mondo, viene immediatamente ricondotta alle celebrazioni per la giornata della memoria, nell’anniversario della liberazione da parte degli alleati del campo di concentramento di Auschwitz, il 27 gennaio 1945.
A Castelnovo, ormai da diversi anni, si sta affrontando un percorso di studi ed approfondimenti sugli aspetti meno conosciuti di quel tragico periodo, e grazie al lavoro delle scuole e dei ragazzi sono state realizzate ricerche importanti.
Anche quest’anno una serie di iniziative sono in programma per celebrare la giornata della memoria ponendo nuovi temi di dibattito e confronto.
Dice l’assessore alla scuola di Castelnovo Giuliano Maioli: “Gli anni scorsi in occasione della Giornata della Memoria sono state proposte iniziative su temi diversi affrontati con convegni, proiezioni, mostre, pièce teatrali: tra gli argomenti affrontati la situazione dei giovani nella Germania nazista, la condizione delle donne nei campi di concentramento, la deportazione civile. Quest’anno è stato indiviuato un altro tema poco conosciuto e limitatamente analizzato dai ricercatori: i campi di concentramento italiani, realizzati da Mussolini per rinchiudervi gli avversari politici ed i contrari al regime, ma anche un gran numero di slavi che vivevano nei territori divenuti italiani, che, secondo il duce, dovevano essere ripopolati solo da nostri connazionali. Il fatto che finora di questo tema si sia parlato solo in modo marginale è forse dovuto ad una volontà di auto-assoluzione degli italiani dagli aspetti più crudeli del periodo bellico, di cui invece siamo stati purtroppo protagonisti. Ad aver studiato l’argomento in modo approfondito e documentato è stato il professore e storico Carlo Spartaco Capogreco, che terrà una conferenza al teatro Bismantova sabato 28 gennaio (ore 10) che avrà lo stesso titolo del suo libro, 'I campi del duce: internamento e deportazione nell’Italia fascista'”.
Prosegue Maioli: “Come abbiamo sempre cercato di fare in questi anni abbiamo scelto un tema che avesse riflessi sulla nostra storia locale, anche perché ci sono le scuole che da tempo hanno contribuito con proprie ricerche. E’ interessante notare come pochissimi ormai ricordino che pure Castelnovo fu scelto come luogo di confino dal regime: qui vennero mandati alcuni ebrei libici e diversi slavi della zona istriana. E’ importante riscoprire questo momento storico, anche per ricordare le tante persone di Castelnovo che si prodigarono per dare una mano a questi stranieri. Un episodio che si ricorda ad esempio fu l’impegno dell’onorevole Pasquale Marconi, che allora era commissario prefettizio: quando alla fine questo gruppo di persone fu avviato alla deportazione in Germania protestò vivacemente, e come gesto simbolico alla partenza li salutò pubblicamente in piazza, una scelta che gli costò il posto”.
Il programma delle manifestazioni per la Giornata della memoria prevede, oltre alla conferenza del 28 gennaio, la proiezione del film “La rosa bianca” sul movimento studentesco di opposizione al nazismo i cui componenti furono assassinati (sempre al teatro Bismantova giovedì 2 febbraio, ore 21), e lo spettacolo teatrale “Destinatario sconosciuto” di Gill Menozzi e Daniele Franci (Bismantova, domenica 5 febbraio alle ore 17.30).