Nessuno si sarebbe aspettato un exploit del genere. È salito sul palco, davanti al computer, alla cattedra, ed ha iniziato a parlare. Una presentazione chiara, concisa, riassumendo in una ventina di minuti lo stato dell’arte, le evoluzioni della ricerca e gli orizzonti futuri della telemedicina.
Così ha sciorinato la sua tesi per la laurea specialistica in Ingegneria Informatica, il neo dottore Francesco De Mola. Tutto questo succedeva ieri, ma solo ora si è in grado di poterne parlare, di chiarire dentro di sé il terremoto che una simile ricerca ha provocato nell’animo di un nutrito pubblico. L’edificio della facoltà di Ingegneria di Modena ha avuto un sussulto quando il Dottor Ingegner magistrale ha preso la parola. Le fondamenta dell'edificio hanno tremato al sospiro generale della commissione e degli spettatori, un sospiro di incanto. Una conoscenza della materia ampia e inconfondibile, una meraviglia. La presidente della commissione provava a fargli segno di rallentare, perché non riusciva a controllare corpo ed emozioni durante la trattazione eminentemente accademica del neo laureato.
Alle 13 e 30 circa, l’apice della giornata. Solo a quel punto ci si è resi conto della potenza intrinseca di Francesco De Mola: al momento della proclamazione, un tripudio di pianti, di grida, di follie si è improvvisamente scatenato. Le donne presenti si strappavano i capelli, e gli uomini convenuti si chiedevano perché. Un sms arrivato sul suo cellulare in serata lo testimoniava e dimostrava irrefutabilmente: la madre e la sorella di un compagno di corso gli domandavano spiegazioni sulla loro trascinante reazione. Perché? Chi sei?
Il giudizio, in questo clima di estasi, è stato un degno coronamento di cinque anni spesi su algoritmi, ambienti di programmazione e tanta tanta passione per le passeggiate in montagna, la neve e gli esseri umani: 110 e lode con encomio finale della commissione, orgogliosa di aver potuto assistere ad un simile show d’ingegno intellettivo, dopo il 110 e lode conseguito per la laurea triennale.
Da parte sua, Francesco De Mola, preso in contropiede, spaesato, uscito dall’aula, ha cambiato il corso degli eventi. Davanti alla presidente della commissione, che imperterrita continuava a complimentarsi, ha esclamato: “Guardi, se questo è il prezzo dell’ingegneria, torno a fare il mio antico e nobile mestiere”. Poi, davanti anche a familiari, amici, rimasti a bocca aperta, si è strappato cravatta, camicia e doppiopetto rivelando la sua vera identità: Babbo Natale “demolato” 2005 (foto a fianco).
Insomma, durante la discussione della tesi aveva in un qualche modo comunicato il suo grande cuore e amore, e tutti avevano sospirato. Ma arrivare ad un simile epilogo, proprio, nessuno l’avrebbe immaginato. Si è poi incamminato per le strade di Modena solo, felice, con la corona d’alloro sul cappello, distribuendo caramelle, cioccolata e lecca lecca ad ogni persona. Un unico nodo resta ancora irrisolto: non aveva la barba bianca. E il mistero sembra non avere soluzione.
Caro Francesco, ricoperti da un mare di dolcezza la redazione fa i sinceri complimenti e l’augurio di un futuro brillante.
COMPLIMENTONI al nuovo ingegnere sulla piazza; nessuno aveva alcun dubbio sul risultato: stra-meritato.
(Agostino Giovannini)
Congratulazioni!
Non avevo dubbi su una tua brillante riuscita, carissimo, d’ora in poi mi sentirò piu sicuro dovendo salire su un’autoambulanza! Congratulazioni!
Ps. bel vestito, davvero …
(Davide Bolognesi)
Io c’ero!!! Io c’ero!!! E’ tutto vero… Ancora oggi sono sconvolto…
Sì signori e signore, è tutto vero.
No, non dovete lasciarvi confondere dallo sconvolgimento, dall’incomprensione umana, forte e capace di una manipolazione sottile della nostra mente.
Piuttosto, cari amici, lasciatevi convincere dall’incanto delle persone che onestamente vi raccontano questa realtà, dalle parole che spontanee si trascrivevano sui cartelli (foto a fianco), dal sogno imperituro presente nel cuore di ogni bambino, anche se si fa chiamare adulto. La prova è inconfutabile, il sentimento la testimonia: Babbo Natale è tornato!!! Forse ci volevano le vicessitudini di 5 anni di vita dura ed intensa per farglielo capire, tuttavia, ora è pronto.
P.s.: Lasciategli un po’ più di un bicchere di latte questo Natale, perchè lo vedo un po’ sciupatello… Casomai una fetta di cotechino…
(Luca Grassi)
Bella Demo
Demo senza articolo e scherzo che ti hanno fatto i tuoi amici. Giusto così…… ciao
(Filippo Mottini)
Congratulazioni vivissime all’Ing.Francesco De Mola e un augurio di una brillante carriera
Sergio Sironi
Quanto clamore… (pensavo di laurearmi più in sordina)
Onorato per una tale cronaca interamente a me dedicata, ringrazio di cuore per l’affetto dimostrato, e non solo in questo articolo.
E… per essere proprio sinceri, ammetto che quella mia “identità segreta” da Babbo Natale ha piacevolmente sorpreso anche me!!…
E ne approfitto per salutare anche gli altri miei “colleghi” che hanno condiviso con me questo cammino e si sono laureati con successo nello stesso giorno, due dei quali sono gli autori proprio di due commenti precendenti (Luca e Filippo, a cui va il merito di essere stati anche “compagni di viaggio” nel vero senso della parola tra Reggio e Modena). Grazie a voi!
Francesco
Viva viva l’ingegnere!!!
Anche se ci dispiace assistere a questa continua fuga di cervelli dal nostro amato SUD, siamo contentissimi per il nostro caro neo ingegnere. Adesso iscriviti all’albo e comincia a pagare le tasse…..
(Famiglia Convertino)
Ingegnere!
Evviva!! 110 e lode!! Conoscendoti non avevo dubbi. Complimenti e tanti auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.
(Ermete Muzzini)