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Dalla montagna reggiana un aiuto ai bambini del Kashmir colpiti dal terremoto

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Era l’8 ottobre di quest’anno quando un violento terremoto del grado 7,6 della scala Richter (30 volte più forte di quello del Friuli 1976!) colpiva una vasta regione al confine tra Pakistan e India, a 90 chilometri a nord-est della capitale del Pakistan Islamabad, ricompresa nel Kashmir, ai margini della catena montuosa dell’Himalaia.

Si tratta di una regione popolata, che vive di una economia poco più che di sussistenza, in cui gli edifici non vengono certamente costruiti tenendo conto del fatto che la zona è una di quelle più a rischio per gravi terremoti, trovandosi sulla faglia creata dal subcontinente indiano che spinge verso nord, sulla catena himalaiana, con un avanzamento calcolato sui 5/6 cm. all’anno.

3.000 i villaggi distrutti, 80.000 i morti, almeno 30.000 i senzatetto che si trovano ad affrontare un inverno che in quelle regioni è difficilissimo.

Ad oltre due mesi da quella tragedia, simile, per molti aspetti, a quella dello tsunami che aveva colpito, qualche mese prima, sempre il sud-est asiatico, è ancora grave l’emergenza in Kashmir, ma sui media la vicenda è quasi totalmente dimenticata.

La Comunità Montana dell’Appennino Reggiano ha proposto alla Conferenza dei Sindaci una iniziativa di aiuto che dovrebbe concretizzarsi nella ricostruzione di strutture scolastiche o sanitarie.

Per dare corpo e sostanza a questa iniziativa LUNEDI’ 19 DICEMBRE alle ore 20,30, presso la sala consiliare del Comune di Castelnovo ne’ Monti, in piazza Gramsci, ci sarà un incontro pubblico cui parteciperanno per le istituzioni: Leana Pignedoli, Presidente della Comunità Montana, i Sindaci del territorio, Angelo Malagoli assessore del Comune di Reggio E., Sonia Masini Presidente della Provincia.

Ci saranno poi: Maurizio Gallo, una guida alpina che è stato testimone diretto del terremoto nel Kashmir, Paolo Caroli vice-presidente del CESVI, una organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo già attiva in quell’area, e il sen. Fausto Giovanelli, in questo caso come rappresentante della delegazione EV-K2.CNR, una sigla un po’ criptica che indica un progetto di sostegno alle popolazioni, che era già attivo prima del terremoto, e che è nato dalle celebrazioni per il cinquantenario della conquista del K2 da parte degli italiani del 2004.

Hanno assicurato la presenza anche il Collegio Guide Alpine Emilia-Romagna, il CONI provinciale, il CAI di Castelnovo ne’ Monti, il Soccorso Alpino.

Sarà l’occasione per definire meglio, per circoscrivere, l’obiettivo che la montagna reggiana si propone di perseguire, che dovrà essere realistico e ben identificabile, con una attenzione particolare alle giovani generazioni.

Pur avendo ben presente che in questo periodo gli inviti alla solidarietà si moltiplicano e che siamo subissati da tantissime richieste di ogni genere, la Comunità Montana, che conosce bene la disponibilità e la sensibilità dei suoi cittadini, confida che questa iniziativa, come le altre che sono state promosse in passato, possa godere del massimo di attenzione da parte delle associazioni, delle imprese, dei montanari tutti.