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Casina, il presepe dei contrasti

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Apprendiamo dalla stampa odierna (di ieri, ndr) che nel presepe vivente organizzato dall’Amministrazione comunale di Casina ci saranno anche dei musulmani.
La dichiarazione del sindaco Fornili che definisce l’iniziativa un messaggio “carico di valori di pace e di convivenza fra popoli in apparenza lontani” evidenzia una totale non conoscenza della cultura che giorno dopo giorno ci sta chiedendo di rinunciare alle nostre tradizioni.

Ma non sono loro che dovrebbero integrarsi nel nostro Paese, rispettandone gli usi e costumi e le leggi? Bandire il prosciutto e la carne di maiale dalle mense scolastiche, non accettare le insegnanti donne per gli alunni musulmani, separare gli alunni per sesso, infibulare le donne, considerare la famiglia “l’harem” con più mogli, trattare le donne come subalterne, attribuire la patria potestà dei figli ai padri per comando religioso e non manifeste capacità, emettere sentenze di morte nei confronti degli infedeli, sostituire i festeggiamenti del Natale nelle scuole per sostituirli con eventi generici, sono solo alcuni aspetti della cultura alla quale le amministrazioni di stampo sinistrorso spalancano le braccia. Con assoluta indifferenza e totale complicità annullano le radici e i riferimenti culturali della nostra società.

Eppure anche il cardinale Ruini ed il vescovo di Reggio sono stati molto espliciti nelle loro recenti dichiarazioni in merito ai rapporti con gli islamici. Un chiaro richiamo alla maggiore attenzione ai pericoli e danni provocati da un certo tipo di immigrazione e dal relativismo culturale. Leggere poi le dichiarazioni di Monia Beneventi, convertita all’islam, membro fondatore dell’associazione islamica di Casina Al Amal, che afferma “essere parte del presepe vivente per noi significa fare nostra una festa propria della tradizione occidentale ... ” è l’evidente ammissione che non intendono riconoscere la ricorrenza della Natività di Cristo quale festa cristiana, ma semplicemente occidentale.

Ci chiediamo inoltre se la Parrocchia di Casina intenda esprimersi e prendere chiare posizioni al riguardo. Nel frattempo ci organizziamo per manifestare a Casina la contrarietà della Lega Nord.

(Nadia Lanfredi, segretario provinciale Lega Nord)