Alessandro Davoli ha scritto una lettera aperta al prof. Pagnoni, chimico, docente universitario a Modena nonchè collaboratore con Tetra Pak Carta spa, ditta attiva nel settore della protezione della qualità "naturale" di alimenti liquidi nel confezionamento in multistrato flessibile, da giorni al centro di note polemiche.
Vi si legge: Caro Prof. Ugo Maria Pagnoni, spero che la collaborazione con Tetra Pak non condizioni il suo giudizio sulla vicenda isopropil Thioxanthone. Cosa significa tossicità per Lei? Smaltire latte contaminato nello stomaco dei nostri neonati è opera buona e giusta? Spesso operatori "azzeccagarbugli" sono utili per alzare una cortina fumogena, a pagamento, e nascondere verità pericolose ed indesiderate; non sarà certo così in questa vicenda, o no? M'illumini Lei, caro professore, aiuti a dissipare i miei dubbi, la prego.
Lei è troppo esperto per non saper che "Low concern overall" si riferisce al polimero formato dall'isopropil thioxanthone e non alla molecola non polimerizzata, come nel caso in oggetto. Il polimero, per l'alto peso molecolare, non passa le membrane organiche, e quindi viene espulso con le feci, ma la molecola isolata invece ... ?
Ampi studi e storici, sia in campo medico scientifico, sia in campo ambientale, sono stati prodotti negli ultimi cinquantanni. Il thioxanthone, del gruppo dei thioxantheni derivati, è mutageno e carcinogeno. Fu, tra l'altro, utilizzato per i famosi esperimenti sulla drosophila melanogaster dal prof. H. Luers già nel 1955. Lei, caro professor Pagnoni, non lo sa?
Il Thioxanthone è presente come molecola in diverse classi di farmaci e anche come fotoiniziatore nell'inchiostro utilizzato da Tetra Pak per la stampa off-set. La valutazione della tossicità è stata fatta sia in campo medico, a seguito degli effetti collaterali dei farmaci antipsicotici ed antidepressivi somministrati, sia in campo ambientale per inquinamento da residui dell'inchiostro.
EPA Enviromental Protection Agency, USA, ha pubblicato uno studio sulla tossicità dell' isopropil Thioxanthone. Le dosi indicate per la tossicità 'cronic' sono comprese tra 4 e 30 microgrammi per litro. Le dosi rilevate dal dr. Corradetti dell'Arpam di Ascoli Piceno, Marche, Italia, nel latte di proseguimento Nestlé, sono in media 250 microgrammi per litro.