In merito al tema degli appalti decisi nel corso dell'ultimo Consiglio della Comunità Montana, dello scorso 30 novembre, ospitiamo un intervento di Maria Assunta Spadoni, responsabile enti locali Udc della nostra Provincia.
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Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!!!
Circa l’appalto del gas e luce che i comuni montani delegano alla Comunità Montana ho detto che un appalto il cui esito vale 5 anni diventa una pensione e non è un appalto. Questo chi comanda in Comunità Montana lo vuole capire si o no? In secondo luogo una Comunità Montana senza ufficio tecnico e senza struttura come è quella reggiana tecnicamente non è in grado di gestire questo appalto, a meno che non convochi tutti i vari uffici tecnici a lavorare a Castelnovo ne' Monti, così dovremo pagare anche le trasferte! Se diverse municipalità hanno unificato gli uffici tecnici che logica è quella di sottrargli i compiti per affidarli ad una Comunità Montana che sotto questo aspetto non esiste? Perché i casi sono due: o è un appalto o non lo è. Se lo è bisogna poterlo e saperlo fare e avere gli strumenti idonei.
La Comunità Montana scrive molto per confondere le idee ma la realtà è che solo chi conosce il territorio e le sue reti di trasmissione di luce e gas è in grado di concorrere a questa gara per come è fatta.
Chi ha orecchie per intendere intenda e non cerchi di menare per il naso la gente vestendo dalla festa un fantoccio!
Per quanto riguarda il voto favorevole in Comunità Montana del consigliere di minoranza del Consigliere di Viano, osservato che lo stesso ovviamente è libero di esprimersi come crede ... , faccio notare che è avvenuto su una proposta di delibera molto modificata nella sostanza rispetto alla proposta originale, per le osservazione dei consiglieri di minoranza, che tra l’altro non hanno mancato di ringraziarmi per il contributo dato sull’argomento dalle mie osservazioni.
Risulta infatti che all’inizio della discussione la presidente Pignedoli volesse far votare l’atto a scatola chiusa, senza discussione, senza neanche ascoltare l’illustrazione dell’assessore Correggi; ma poi la discussione ha portato modifiche qualificanti e sostanziali. Come:
- rivedere il termine di tempo del contratto di 5 anni giudicato non condivisibile anche da consiglieri e sindaci della maggioranza;
- si è proposto di verificare la possibilità di rendere applicabile l’appalto anche ad altre organizzazioni che svolgono attività di interesse pubblico, come ad esempio le parrocchie;
- si è assunto l’impegno di convocare i capigruppo quando la proposta sarà messa a punto per iscritto, per verificarne la corrispondenza di contenuto a quanto deciso in consiglio comunitario.
Una delega quindi rilasciata a condizioni. Con l’occasione si sottolinea il ruolo positivo e propositivo svolto dai consiglieri di minoranza in Comunità Montana, che hanno così contribuito a migliorare sostanzialmente un atto che all’inizio lasciava diverse perplessità.
(Maria Assunta Spadoni, responsabile enti locali Udc della nostra Provincia e consigliere di minoranza al Comune di Viano)