E' dalla fine del 1998 che il progetto di ammodernamento della statale 63 ha subito un'interruzione: sette anni nei quali sono stati fatti annunci che non hanno avuto un seguito concreto. La principale arteria viabilistica della montagna attende ulteriori sviluppi, primo tra tutti la Bocco-Canala, ma anche la variante Reggio-Puianello e il collegamento con il crinale.
Di questo si è parlato a Casina grazie all'iniziativa della Cna, che ha organizzato il convegno "Statale 63: una strada per il futuro della montagna".
Hanno fatto gli onori di casa il sindaco di Casina Carlo Fornili e il presidente provinciale della Cna Enrico Bini. Ospiti: il sottosegretario alle Infrastrutture Mauro Del Bue, l'assessore provinciale alla mobilità Claudio Ferrari, la presidente della Comunità Montana Leana Pignedoli, il senatore Fausto Giovanelli e il consigliere regionale Fabio Filippi.
Al termine degli interventi si è giunti alla proposta di costituire un tavolo mirato a velocizzare il più possibile l'iter di realizzazione della variante Bocco – Canala: tavolo al quale dovrebbero prendere parte tutti gli amministratori presenti al convegno, con l'associazione degli artigiani e della piccola e media impresa che fungerà da coordinatore.
L'idea è nata dopo che i vari politici si sono scontrati sulle responsabilità circa i ritardi sulla costruzione della Bocco-Canala che, negli auspici del sottosegretario Del Bue, dovrebbe essere cantierabile entro la fine del 2006; tagli della finanziaria permettendo!
"A CNA non interessano colpe e meriti del passato – è intervenuto Enrico Bini chiudendo le polemiche – alle imprese e alle famiglie che vivono in montagna interessano i tempi e i modi che potrebbero portare al completamento di questa grande opera viaria".
Ma a che punto si trova l'iter di approvazione della Bocco-Canala? Secondo quanto riferito dal sottosegretario Del Bue, l'opera è stata finalmente inserita nel piano triennale dell'Anas e si è vicinissimi all'approvazione del progetto preliminare, mentre quello esecutivo è già pronto. Due passaggi importantissimi per poi far finanziare la sua realizzazione.
Una tesi confermata anche dall'assessore provinciale Claudio Ferrari, che però si è detto preoccupato dati i tagli previsti dalla Finanziaria che hanno praticamente azzerato il piano triennale dell'ANAS 2006-2008.
Proprio le condizioni in cui si trova ad operare l'ANAS da qualche anno ha trovato in tutti i relatori locali un giudizio negativo: le opere – oltre alla Bocco Canala, anche la Pedemontana – vengono bloccate per cavilli formali che, in realtà, nascondono una carenza di risorse.
Il convegno, promosso da CNA FITA e Cna Area Montana in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo Reggiano e con la Banca di Credito Cooperativo di Cavola e Sassuolo, ha naturalmente spaziato anche sui temi riguardanti lo sviluppo futuro della montagna. Inevitabile il riferimento al Parco Nazionale e alla situazione di stallo che si sta vivendo.
"Nella montagna, che rappresenta un vero Sistema Economico Locale, esistono le potenzialità per favorire lo sviluppo – ha sottolineato il presidente provinciale di CNA nella sua relazione - tali potenzialità potranno trovare la loro effettiva realizzazione se riusciremo a porre al centro uno sviluppo integrato, dei settori principali che caratterizzano la realtà della zona e cioè l'agricoltura, l'ambiente, il turismo, i servizi, la piccola impresa e l'artigianato , qualificandoli e sviluppandoli nei vari contesti locali. Il Parco è una cosa troppo importante, e occorre che la situazione si sblocchi. CNA continuerà a fare la propria parte per questo".
"E' vero – gli ha fatto eco la presidente della Comunità Montana, Leana Pignedoli – e al di là di un incomprensibile atteggiamento da parte del Ministro, noi stiamo lavorando con il Commissario per portare avanti tutto ciò che è possibile per sviluppare quella grande opportunità che è il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano".
All'assessore provinciale Ferrari è toccato il compito di concludere l'incontro ricordando tutti i punti cruciali della viabilità su cui lavorare: "Ci sono tre filoni di lavoro: le tangenziali e la variante Canali-Puianello, il tratto Puianello-Castelnovo ne' Monti e il tratto Castelnovo ne' Monti-crinale".
L'Amministrazione provinciale conta di muoversi con interventi di diverso tipo: sulle tangenziali, si conta di appaltare la tangenziale di Canali entro la primavera 2006, mentre il Comune di Reggio dovrebbe appaltare il collegamento con Baragalla; sul collegamento Canali-Puianello, gli enti locali contano di sostituirsi all'ANAS appaltandola entro la fine del prossimo anno, andando però ad aprire un credito nei confronti dell'Ente deputato ad occuparsi della SS 63. Infine il collegamento Castelnovo-crinale, su cui la Provincia sta lavorando per costruire una proposta unitaria da sottoporre poi ai relativi finanziamenti.