"Avevamo ragione". Questo il senso di un intervento del responsabile della Lega Nord dell'Appennino reggiano, Alessandro Davoli, circa la modifica, avvenuta nei giorni scorsi, all'impianto per il condizionamento e il ricambio dell'aria della nuova ala dell'ospedale S. Anna.
L'"avevamo ragione" è riferito al fatto che tale impianto si trova nei pressi della rotonda di S. Pancrazio.
Come si ricorderà, uno dei motivi addotti da chi era contrario alla sua costruzione risiedeva nel paventato problema del maggior inquinamento dell'aria nei pressi del nosocomio causato dal traffico veicolare, che si avvicinava all'edificio.
A questo proposito rivela Davoli circa tale apparecchiatura, costata, quattro anni fa, un miliardo e mezzo circa delle vecchie lire: "Da mercoledì 2 a sabato 5 novembre è stato sistemato il cantiere a fianco del pronto soccorso, innalzata un’enorme gru, e, a passo di corsa, modificata la torre d’acciaio che preleva aria per i reparti dell’ala nuova del S. Anna". "Dal primo piano dell’edificio la torre è stata elevata di 8-9 metri e ora l’aria è aspirata da sopra il tetto, in direzione nord".
Il problema che solleva l'esponente leghista della montagna è anche d'ordine finanziario: "Chi paga quest'intervento? Il Comune? L'Ausl? In ogni caso ... sempre Pantalone!".
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Anche la "Lista civica per Castelnovo Monti" al proposito ha fatto sentire la propria voce. Dicono i suoi esponenti: "Premesso che eravamo contrari non tanto all'opera in quanto tale ma a farla dove si trova per il motivo, più volte ribadito, che andava ad occupare una parte del parco dell'ospedale, vogliamo sottolineare che, come sempre succede, al diavolo mancano i coperchi ... ". Questo perchè appunto, scrivono i consiglieri d'opposizione di centrodestra castelnovesi, "in questi giorni si è lavorato allo spostamento delle famose bocche di captazione, posizionate in modo da non 'respirare' direttamente i gas di scarico delle auto che transitano sulla rotonda".
Stessa domanda conclusiva posta da Davoli: "Vorremmo sapere il perchè 'ufficiale' di tale lavoro (che qualcosa costerà) e chi lo pagherà, ma temiamo che nessuno ci risponderà".