C’è okkupazione e occupazione …
Con la prima, quella che spesso si scrive un po’ ideologicamente con le “k”, si intende quella scolastica. Nel nostro Appennino si è svolta puntualmente in questi giorni – una consuetudine degli ultimi anni – al Cattaneo di Castelnovo ne’ Monti. Al di là delle motivazioni indicate dai giovani promotori (la protesta contro la riforma Moratti), sembra che la questione si sia risolta alla fin fine con due giorni di vacanza per tutti. Anche per chi, tra gli studenti – e a quanto pare erano la maggioranza – non ne aveva intenzione (o non lo sapeva o non condivideva) ed è stato forzatatamente costretto fuori dalle aule. E’ giusto?
L’altra occupazione, quella che riguarda il lavoro (per cui la scuola, non è da dimenticare, è il momento propedeutico per eccellenza), come si sa nel nostro territorio stenta e deve essere difesa coi denti. Sui giornali si legge spesso di crisi in quella e quell’altra azienda. In questo caso “saltare dei giorni” non lo auspica nessuno. Ma forzatamente talvolta accade che qualcuno ci si trovi in mezzo senza colpa. Anche qui: è giusto?
Conclusione. La protesta è legittima. Quando poi, a sostenerla, vi sono anche fondate e condivise motivazioni è certamente doverosa. Stavolta lo era? Lasciamo il punto interrogativo.
I punti non finiscono mai
Lasciamo il punto interrogativo (mai toglierlo, mai privarsi di qualche sano dubbio, guai ad avere troppe e chiuse certezze), ma mettiamone anche un altro, uno esclamativo. Hanno okkupato, hanno protestato, hanno preso un’iniziativa! E in un mondo troppo spesso omologato, timoroso di esporsi, coperto e allineato, già questa è una notizia. Da accettare con favore. Le motivazioni non erano perfette? Pazienza. A quell’età si può concedere questo, credo. Teniamoci strette queste okkupazioni. E anche per le occupazioni, che scarseggiano o che sfumano, inventiamoci qualche sana okkupazione, che svegli chi di dovere. Perchè le occupazioni e le okkupazioni, come gli esami, in ogni società che si rispetti non dovrebbero finire mai.
(Giuseppe Delfini)
Scuola e lavoro
Ho tradotto il significato del termine occupazione e okkupazione.
Io credo che serva pensare ad una scuola che prepara a professionalità e conoscenze per il territorio montano.
Perchè così non è? Perchè non si discute anche di questo nelle occupazioni che vanno fatte nel rispetto della legalità.
Dimenticavo: non serve occupare per discutere, serve chiedere di discutere.
Sono disponibile, come consigliere della Comunità Montana, a partecipare ad un dibattito su questo tema.
Grazie.
(Marino Friggeri, consigliere capogruppo Udc in Comunità Montana)