Il consigliere provinciale della Lega Nord per l'indipendenza della Padania, Angelo Alessandri, ha presentato una interrogazione a risposta scritta sul recinto ed il capanno realizzati nel 1987 dalla Provincia in località Fontanaccio di Ligonchio per l'ambientamento e l'immissione dei cervi nell'oasi di protezione val d'Ozola.
Dopo aver ricordato che tale intervento "venne autorizzato dal Consiglio provinciale per una spesa complessiva di 65 milioni di lire e che il Comune di Ligonchio ne chiese la rimozione al termine del progetto trovandosi in zona soggetta a vincolo paesaggistico", l'esponente leghista afferma che "nel 2001 la Provincia procedette alla ristrutturazione del capanno trasformandolo in un rifugio per una spesa complessiva superiore ai 20 milioni di lire", dichiarando a mezzo stampa che l'opera era dovuta "a causa della vetustà della struttura" e che "erano stati eseguiti semplici lavori di sistemazione per impedirne l'ulteriore deterioramento e consentirne un possibile utilizzo quale deposito attrezzi o rifugio in caso di necessità per i vigili provinciali nell'espletamento delle proprie funzioni".
Alessandri interroga quindi la presidente della Provincia per sapere "perché è stato ristrutturato un edificio che era da rimuovere per di più senza alcuna autorizzazione o concessione del Comune di Ligonchio o del Parco regionale del Gigante e conseguentemente in palese violazione di ogni norma edificatoria conosciuta o piano urbanistico di qualunque genere, di livello comunale, sovra-comunale, provinciale o regionale che sia", sottolineando anche "che la polizia provinciale non detiene alcun potere di vigilanza sulla zona, che essendo Parco nazionale è di competenza del Corpo forestale dello Stato, a norma dell'art.10 del DPR 21/05/01".
Il consigliere della Lega Nord chiede inoltre di sapere "chi detiene le chiavi di accesso alla struttura e a quale titolo; chi e perché dal Servizio Ambiente ha richiesto la posizione in oggetto dal Servizio Caccia e pesca, chi materialmente ha consegnato il faldone, se l'attuale giunta o membri della medesima erano a conoscenza di questo stato di cose e, in caso affermativo, quali azioni hanno attivato a tutela dell'Ente".