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Provincia: campagna d’informazione sui Centri per l’impiego

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E' partita ieri, 31 ottobre, la nuova campagna di comunicazione che la Provincia di Reggio Emilia ha promosso per diffondere sul territorio una più capillare conoscenza dei servizi pubblici per l'impiego. Affissioni, inserzioni sulla stampa locale, radiocomunicati, materiali informativi sono alcuni degli strumenti attraverso i quali la campagna - affidata tramite gara d'appalto ad un agenzia specializzata - sarà declinata, con l'intento di raggiungere diversi target di utenza.

"Dagli esiti di un recente sondaggio – afferma l'assessore provinciale al lavoro Gianluca Ferrari – risulta che la Provincia viene percepita nell'immaginario collettivo come l'Ente che oltre ad occuparsi di ambiente e viabilità, ha competenze anche sulle problematiche legate al lavoro. Dal '99, infatti, le Province hanno importanti compiti in materia, erogando in maniera diretta, attraverso i Centri per l'impiego e il Collocamento mirato, servizi ai cittadini in cerca di lavoro e alle imprese.

Ma da un'altra ricerca del luglio 2004 risulta anche che il 26% delle persone in età da lavoro non conosce affatto la recente legge 30/03 di riforma (cosiddetta legge Biagi) ed un altro 56% sostiene di conoscerla poco. Se pensiamo a quanto la legge Biagi abbia inciso nel mercato del lavoro, si comprende quanto urgenti siano interventi di comunicazione mirata ai diversi target sociali. Le nuove funzioni e i servizi erogati nei Centri per l'impiego costituiscono importanti innovazioni che in Italia interessano circa 20 milioni di persone. E' compito delle Regioni e delle Province, quindi, garantire che i nuovi diritti, le opportunità e i servizi siano promossi e fruiti.

Per questo motivo la Provincia di Reggio Emilia ha posto subito grande attenzione al tema della comunicazione del lavoro e del marketing dei servizi. Non a caso la nuova campagna affiancherà il piano marketing rivolto in particolare alle imprese del territorio: due strumenti integrati tra loro che fanno parte di una stessa strategia comunicativa nei confronti di un target di utenza, quello delle imprese, ancora in parte condizionato dalla grigia fama dei vecchi uffici di collocamento gestiti dal Ministero".

I Centri per l'impiego

Al centro delle iniziative saranno i Centri per l'impiego attraverso i quali la Provincia offre a cittadini e imprese numerose opportunità gratuite in tema di informazione, orientamento, incrocio domanda/offerta di lavoro, ricerca e preselezione del personale, progettazione tirocini, consulenze qualificate in ambito orientativo, amministrativo, contrattuale, formativo. Accanto a tali servizi erogati a cittadini e imprese direttamente dagli operatori dei Centri, il piano di comunicazione - utilizzando strumenti e media diversi - si occuperà anche di rafforzare l'approccio multimediale ai nuovi servizi, facilitando così la scelta del mezzo più idoneo in funzione dell'obiettivo e del risultato.

Si sta pensando agli strumenti informatici che la Provincia ha realizzato per favorire l'occupabilità delle persone e per semplificare le pratiche amministrative delle imprese: le offerte di lavoro on line e sul televideo, la banca dati Obiettivo formazione e quella dei diplomati della scuola reggiana (Eureka!), il S.A.Re. (sistema di semplificazione amministrativa in Rete), o il Dialogo on line tra Collocamento mirato e aziende sulla legge 68/99.
I Centri per l'impiego escono così dal chiuso degli uffici per acquisire una visibilità e riconoscibilità nuova, diventare anche a livello d'immagine, parte attiva e integrante del territorio, per il quale la presenza di moderne e pubbliche agenzie per il lavoro sta diventando sempre più strategica e insostituibile.

Comunicare: un "dovere" della pubblica amministrazione

Comunicare il lavoro è un tema recente per un Paese che non è ancora uscito dalla logica dell'impiego cercato/trovato per passaparola, raccomandazioni, canali famigliari o amicali e che oggi riconosce solo in parte nei nuovi Servizi pubblici per l'impiego i luoghi della promozione delle opportunità di lavoro, le nuove agenzie per lo sviluppo del territorio, deputate a divenire soggetti privilegiati di riferimento in termini di servizi informativi, orientativi, consulenziali, di occupabilità e di realizzazione di diritti di cittadinanza. In questo senso la comunicazione diventa un vero e proprio "dovere" per le pubbliche amministrazioni, che rende possibile l'esercizio dei diritti e stimola un rapporto costante con i clienti. La comunicazione appare come una risorsa fondamentale e squisitamente democratica per garantire la massima diffusione di informazioni su opportunità e diritti, ma anche per assicurare da parte delle pubbliche amministrazioni una forte attività di ascolto delle esigenze dei propri clienti.

Una comunicazione pubblica più pervasiva ed efficace su questi temi è quindi un impegno per tutti gli attori coinvolti nella realizzazione delle politiche. Il compito non è dei più facili, sia perché il nostro Paese sconta un considerevole ritardo in materia (solo a partire dal '96 si comincia parlare di politiche attive del lavoro e dei Servizi per l'impiego) sia perché, parallelamente, i mezzi di comunicazione hanno contribuito assai poco allo sviluppo di una comunicazione pubblica su diritti ed opportunità a disposizione di cittadini ed imprese. Solo negli ultimi sette, otto anni il tema della comunicazione pubblica in materia di servizi e politiche del lavoro ed orientamento professionale ha cominciato ad assumere una propria visibilità attraverso diverse iniziative su scala nazionale e a livello locale.