Che lo Sport faccia bene lo sappiamo ormai tutti. Esso è infatti divenuto non solo argomento di promozione della salute, ma anche un business commerciale con la vendita di prodotti di bellezza e dimagranti.
Quanto però lo Sport sia di aiuto alla nostra vita psicologica non è sempre compreso correttamente.
Parlando di sport si adducono generalmente motivazioni come la forma peso, la riabilitazione prescritta dal medico, occasioni per ritrovarsi tra amici (ecc.), ma raramente si rende noto come lo Sport possa dare ingenti benefici alla nostra vita intraPsichica.
Non è infatti soltanto un discorso di autostima estetica e di un migliore rapporto con una bilancia od uno specchio, ma spesso è proprio una valida co-terapia per curare patologie, come depressioni, attacchi di panico, ansie (ecc.).
Recenti studi, con particolare interesse verso le sindromi depressive (come quello svolto dall'Università di Durham), ci mostrano come il praticare regolarmente attività sportiva moderata sia un elemento decisivo nel ridurre le crisi depressive, e nell’accompagnare le persone affette da una tale patologia verso una più serena guarigione. Si nota infatti come in pochi mesi uno sport costante produca nei soggetti affetti da Depressione notevoli miglioramenti, riscontrabili soprattutto nella diminuzione delle ricadute in crisi depressive e nelle migliori prognosi di guarigione.
Ma anche senza puntare alla guarigione possiamo notare come Sport e Depressione si ostacolino a vicenda. Infatti, se la sindrome induce un’apatia generale e un rallentamento del metabolismo (talvolta motivo di aumento del peso corporeo) lo Sport vi rema contro: sollecitandolo, il metabolismo “stimola e riattiva” le funzioni mentali e fisiche rallentate, inducendo quindi benefici fisici, come un miglioramento dell’apparato cardiocircolatorio, e mentali, con sensibili riduzioni degli stati ansiosi e quindi con un successivo stato di maggior serenità.
Inoltre, come dell’attività fisica ne beneficiano le sindromi depressive, ne traggono giovamento tutte quelle a carattere ansioso (come ad esempio il già trattato BED) per l’ingente stimolazione di produzione della serotonina, che permette una migliore reazione alle condizioni stressogene della nostra vita riducendo gli effetti collaterali del cortisolo, altrimenti detto ormone dello stress.
Credo sia importante evidenziare come non sia necessaria una condizione patologica o di necessità, per dover praticare attività fisica costante, ma sia invece sufficiente vivere nell’attuale società che, pur cosciente dei sui ritmi e delle sue richieste, si mostra quasi come una fabbrica di stress esordendo poi come causa di ansie, insonnie, depressioni, fami incontrollate, degeneramento cerebrale, ecc..; termino infine dicendovi che dedicare almeno 20/30 minuti, 3 o 4 volte la settimana, all’attività fisica previene, sì, disturbi cardiovascolari e altri disturbi fisici, ma allieta anche notevolmente la nostra vita mentale e tutto ciò che da essa dipende: il nostro Mondo Dentro.
