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Ungulati, ai prossimo censimenti presenti gli ambientalisti

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Ai prossimi censimenti degli ungulati parteciperanno anche gli ambientalisti. L'impegno promesso ad agosto dall'assessore provinciale alle attività venatorie ed ittiche, Alfredo Gennari, è stato tradotto in realtà e sono state aperte le iscrizioni ai corsi (completamente gratuiti) che all'inizio del prossimo anno formeranno una sessantina di volontari da utilizzare per i censimenti annuali degli ungulati.

"Conservazione della biodiversità, sostenibilità ambientale e programmazione delle presenze degli ungulati sono gli obiettivi che la Provincia intende raggiungere con il contributo delle associazioni di protezione ambientale - afferma l'assessore provinciale Alfredo Gennari - Solo conciliando sensibilità differenti, programmando e assumendo consapevolmente la responsabilità di governo è possibile ottenere risultati che non siano frutto delle emergenze del momento".

A questo fine, ed in particolare per rendere sempre più partecipe il mondo ambientalista alla gestione degli ungulati selvatici, la Provincia ha organizzato corsi per formare volontari da utilizzare per i censimenti che ogni anno è tenuta ad effettuare sulla base di metodologie indicate dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica: coloro che parteciperanno a tale attività contribuiranno in modo determinante alla conoscenza della consistenza di ungulati, presupposto indispensabile per programmare nel modo più corretto possibile il prelievo faunistico senza incidere in modo erroneo sul patrimonio presente nel territorio reggiano.

I corsi - che si terranno nel periodo gennaio-febbraio 2006 e che per ragioni organizzative saranno a "numero chiuso" - sono riservati agli iscritti alle associazioni di protezione ambientale che operano in provincia e saranno completamente gratuiti. Gli interessati possono telefonare ai numeri 0522 562526 o 0522 301475 chiedendo di Ambrogio Lanzi o Giovanni Raudino.

Già negli anni passati i censimenti prevedevano un coinvolgimento anche degli ambientalisti attraverso gli Ambiti territoriali di gestione della caccia (Atc), di cui le associazioni di protezione ambientale fanno parte e a cui veniva affidata la realizzazione dei censimenti: ora, con questi corsi di formazione specifici, il loro coinvolgimento diventa ancora più diretto.