Don Marco Ferrari, conosciutissimo a Castelnovo essendo stato viceparroco fino al 2001, è da quattro anni parroco della Paròquia Senhora Santana a Ipirà in Bahia.
Abbiamo avuto il piacere di ospitarlo in studio, per un'intervista, insieme ad Annalice e suor Celia, entrambe appartenenti alla sua parrocchia. In occasione di ottobre, mese missionario, un gruppo di brasiliani è in visita alla nostra diocesi: in particolare Annalice è ospitata nel capoluogo montano mentre suor Celia nei pressi di Reggio Emilia, a Roncocesi.
Durante l'intervista, che potrete ascoltare integralmente giovedì 20 ottobre alle ore 21 e venerdì 21 alle 15 sulle frequenze di Radionova, abbiamo raccolto le loro impressioni sulle nostre comunità e abbiamo scoperto le attività e i progetti in cui sono impegnate a Ipirà.
Il primo impatto all'arrivo nelle nostre zone è stato sicuramente caratterizzato dal freddo, a cui naturalmente non sono abituate. Ma presto sono risultate molto evidenti anche le numerose differenze culturali: "Pur trovando un'accoglienza molto calorosa in famiglia – afferma Annalice – ho notato che non c'è molta partecipazione della gente alla vita della parrocchia". Suor Celia conferma: "Non sempre si percepisce una vita di comunità attiva come da noi, manca l'incontro e la vibrazione tra persone a livello di sentimento, che condividono la stessa vita di comunità".
Celia si occupa della catechesi in città, dove c'è bisogno di un grande lavoro di relazione, mentre Annalice è impegnata in modo particolare nella coordinazione della catechesi e nel gruppo di coordinazione della pastorale giovanile a Ipirà.
Attualmente ci sono due importanti progetti avviati: la realizzazione di cisterne per l'acqua piovana e, già da due anni, "Dançar a vida". Si tratta di un'iniziativa rivolta ai ragazzi dai 6 ai 18 anni, ai quali vengono proposte varie attività relative alla musica, danza, teatro, sport e scuola, con l'aiuto di due educatori fissi. L'obiettivo del progetto è proprio cercare di far continuare i ragazzi a frequentare la scuola, dato che molti abbandonano per grossi problemi famigliari. "Cerchiamo di offrire loro quello che in famiglia non hanno trovato: affetto e amore, e stiamo lavorando molto sull'autostima. Dopo tanto lavoro stiamo percependo qualche risultato positivo: abbiamo 75 ragazzi che si stanno affezionando, ma molti altri hanno ancora bisogno". Il progetto si sostiene soprattutto grazie all'aiuto delle comunità italiane.
Infine ci siamo soffermati sulle attività programmate per loro in questo mese in Italia, a partire dalla visita alle scuole superiori e ai gruppi di catechismo.
E che risposta e interesse hanno riscontrato nei giovani italiani?
Annalice: "Ho trovato dei giovani un po' chiusi nei loro piccoli interessi, mentre a Ipirà mi sembra che siano più aperti alla comunicazione e propensi a relazionarsi con gli altri giovani, che è una cosa indispensabile".
Secondo Celia "sono realtà molto diverse: è difficile generalizzare, poiché si incontrano classi attente e altre invece che non nutrono alcun interesse. Anche parlando con gli insegnanti si conferma l'impressione che questi ragazzi hanno ricevuto tutto, per cui si verificano problemi seri a livello dei valori fondamentali, che a volte vengono un po' persi di vista".
Ma per approfondire questi e gli altri argomenti di cui abbiamo avuto modo di discutere durante la mezzora passata davanti ai microfoni (tra cui è stata toccata anche l'attuale complessa situazione del Brasile e il modo in cui le grandi problematiche vengono percepite nella comunità di Ipirà), rimandiamo alla messa in onda dell'intervista, in cui potrete sentire direttamente in portoghese le voci dei protagonisti, con la pronta traduzione di don Marco.
Ricordiamo, infine, alcuni riferimenti attraverso cui le nostre comunità sono rimaste in contatto con don Marco:
- il sito Internet che raccoglie le lettere mensili scritte ininterrottamente in questi quattro anni: http://digilander.iol.it/ipiranemonti;
- le coordinate bancarie per sostenere i progetti di cui si è parlato: CC n° 5080, BANCA POPOLARE DI VERONA - B.S.G.S.P., Fil. di Castelnovo ne’ Monti (ABI 5188 - CAB 66280)