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Toano, alla riscoperta della calce

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Dal Brasile una giovane laureata, dalla Svizzera e dalla Germania due studenti universitari, dall’Italia un tecnico della principale azienda produttrice di calce. Tutti, assieme a universitari e professionisti dell’appennino e della provincia di Reggio Emilia, per imparare i segreti dell’origine e degli impieghi del “grassello di calce” in architettura, nell’arte e nel restauro.
“Il corso, che si è da poco concluso, è stato organizzato dal Laboratorio del Restauro di Toano – spiega il titolare dell’azienda, Gianni Gazzotti - in collaborazione con la Fondazione Cesare Gnudi di Bologna. Si è svolto in quattro giornate molto intense, per un totale di 32 ore, in cui i corsisti hanno approfondito diversi temi, affrontati sia da un punto di vista teorico che pratico, come la fabbricazione della calce, dalla cottura del calcare alla selezione delle materie finalizzate alla produzione di malte per murature, intonaci, stucchi, affreschi”.
L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Toano unitamente all’Ordine degli Architetti e alla Scuola Edile di Reggio Emilia. “E’ stata un’esperienza di alto livello – sottolinea Alessandro Cappucci, consigliere comunale delegato alle attività culturali – perché tesa a riscoprire un prodotto come la calce, che per millenni è stata il legante principale di gran parte delle opere costruttive dell’umanità e che ultimamente pareva soppiantata dal cemento, ma che oggi è ampiamente rivalutata non solo negli interventi di restauro. Siamo orgogliosi di aver ospitato questo corso e di avere sul nostro territorio, ricco di un interessante patrimonio storico-architettonico, un’impresa così qualificata nel recupero edilizio ma pure nella ricerca e diffusione della conoscenza dei materiali e delle tecniche della tradizione riguardanti anche le pitture murali, le dorature, le opere in legno e in pietra”.
Conclude Gianni Gazzotti, il cui laboratorio impegna una ventina di professionisti specializzati nel restauro, che lo supportano anche in attività di docenza in Italia e in Europa: “I quattro elementi che governano e conformano il nostro pianeta, terra, fuoco, acqua e aria, sembrano condensarsi nel materiale che rappresenta, per antonomasia, il mestiere e l’arte del costruire: la calce aerea. Vi è del magico nel cogliere un sasso dalla terra, cuocerlo e demolirlo al fuoco, renderlo plastico con l’acqua, lavorarlo secondo volontà e riottenerlo solido grazie all’influsso dell’aria”.