Grande emozione e applausi a non finire ha suscitato ieri sera lo spettacolo "Sun mia 'na bestia, me!" messo in scena alla pagoda del parco di Carpineti dai giovani della montagna. Il gruppo "SINAPSI Una montagna di giovani" ha proposto un testo teatrale inedito di don Vittorio Chiari sulla figura del "pittore matto" di Gualtieri, Antonio Ligabue. Per ripercorrere, attraverso quadri di intensa espressività, la vita dell'artista della bassa, i giovani hanno mescolato recitazione e danza, immagine e canto, sempre mantenendo alti la tensione e il fascino di una storia che, attraverso un singolo destino umano, parla della sete di amore e dell'angoscia dell'abbandono che è tragico destino di tanti individui di ieri e di oggi.
Straordinaria la prova di Alberto Campari nei panni di Ligabue. Col corpo ricurvo e l'incedere nervoso ha saputo rendere con maestria la figura di Toni, insieme vulnerabile e imprevedibile, con la mente sempre attraversata da incubi o da impossibili sogni di quiete.
Molto bravi anche gli altri interpreti e le ballerine i cui movimenti, organizzati in coreografie di intensa efficacia, hanno accompagnato le canzoni scritte da Dino Tondelli e interpretate dal vivo dal gruppo QNSB.
La messa in scena di uno spettacolo così impegnativo, nella forma e nei contenuti, non poteva che essere curata da un regista di prestigio e di lunga esperienza come Vittorio Possenti. Malgrado il numero elevato degli interpreti e la giovane età dei più, ha saputo creare un mix che ha incantato il folto pubblico della pagoda che forse non si aspettava dai "suoi" ragazzi una dimostrazione così evidente di maturità e di capacità di impegno.
La figura di Ligabue e del suo arduo cammino di liberazione che si conclude con la richiesta del battesimo e dei sacramenti ("...perchè sun mia 'na bestia, me...!"), è fra i contenuti che i ragazzi hanno scelto per meditare in questo anno di lavoro pastorale sul tema della libertà. La festa che si sta tenendo a Carpineti, "Sinapsi live", è l'occasione per incontrarsi tutti e procedere nel cammino che i giovani della montagna reggiana si sono proposti: tenersi in contatto e vivere l'amicizia in modo costruttivo, guardando agli insegnamenti di un amico speciale, Gesù.
E stasera, alle ore 21, si replica con lo spettacolo!
