Con una lettera aperta inviata, oltrechè a Filippi, diretto interessato, al presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, alla presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, al sindaco del Comune di Reggio Emilia, Graziano Del Rio, il sindaco di Baiso Paolo Bargiacchi accoglie la proposta di trovare un ambito civico da intitolare ad Achille Maramotti, noto imprenditore reggiano, corredando però il suo ragionamento con alcune considerazioni più prettamente politiche.
Ve la proponiamo di seguito.
Egregio Consigliere Filippi,
ho ricevuto e letto con interesse la Sua lettera del 2 settembre scorso con la quale Lei ha proposto di ricordare la figura del Cav. Dr. Achille Maramotti, scomparso il 12 gennaio di quest’anno, intitolando al fondatore del gruppo tessile MaxMara una piazza o una strada del “natio” Comune di Baiso.
In considerazione della proposta avanzata e, soprattutto, dello “stile” con cui Lei ha saputo formularla, ho ritenuto doveroso condividere la Sua lettera con i miei Assessori nel corso della seduta di Giunta Comunale del 7 settembre u.s.
Abbiamo convenuto sul rilievo della figura del Cav. Dr. Achille Maramotti e sul prestigio che si è conquistato in Italia e all’estero come grande imprenditore e uomo d’affari.
Col lavoro Suo, dei suoi collaboratori e dipendenti, ha creato un marchio di prestigio nel prêt–à–porter che ha portato in alto il nome della nostra terra.
Con grande “fiuto” e la medesima capacità ha gestito e svolto ruoli di primissimo piano in importanti Istituti bancari come Unicredit e Mediobanca oltre che nel “suo” Credem.
Sono tutti questi motivi (ai quali vanno senz’altro aggiunti i grandi meriti del Dr. Maramotti in campo culturale, basti per tutti il festival del Teatro Kabuki a Reggio Emilia) più che sufficienti per accogliere favorevolmente la proposta del Consigliere Filippi e, per quanto riguarda il Comune di Baiso, ho già incaricato l’Ufficio Tecnico di individuare il luogo più idoneo per ricordare la figura del grande imprenditore scomparso; potrebbe essere la strada che dalla Fondovalle Tresinaro porta alla Sua amata riserva faunistica.
Purtroppo la ricerca non è potuta partire dalla casa natale dello scomparso perché, egregio Consigliere Filippi, il Dr. Achille Maramotti non è nato a Baiso ma a Reggio Emilia il 7.01.1927 ed ha passato molti anni della sua vita in Comune di Albinea – dal 1958 -, dove è recentemente deceduto e ove attualmente riposa.
La circostanza, ancorché espressione di una certa improvvisazione nell’affrontare argomenti seri, non toglie nulla alla Sua proposta, ma induce e legittima il sospetto che la Sua iniziativa fosse volta non tanto a celebrare la figura e i meriti dell’imprenditore scomparso, quanto a impartire lezioni di memoria ai rappresentanti di istituzioni “tutte rigorosamente governate dal centrosinistra”.
Evidentemente Lei voleva recitare il suo solito, vecchio, rosario dei “personaggi legati alla storia del comunismo” a cui Lei sembra essere quasi affettivamente legato e a cui, sono sicuro, farebbe fatica a rinunciare poiché ciò significherebbe rinunciare alla stessa ragione sociale del partito cui appartiene.
Per questo stesso motivo, non Le chiederò né un ripensamento né una riflessione critica sul Suo “consiglio” di cambiar denominazione a via “F.lli Cervi”: mi rendo conto che sarebbe chieder troppo al militante di un partito il cui leader nazionale, tempo fa, ha dimostrato di ignorare la morte di Alcide Cervi, il padre dei fratelli Cervi, avvenuta oltre trent’anni fa.
Infine, mi permetta di darLe un suggerimento amichevole per Lei e rispettoso per il defunto: eviti, per il futuro, di accostare la figura del Dr. Maramotti, o di qualsiasi altro capace e colto imprenditore, a quello di Paperon de’ Paperoni, taccagno zio d’America e sfruttatore dei poveri ma simpatici Qui, Quo, Qua.
E’ gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.
(Paolo Bargiacchi, sindaco di Baiso)