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Busana, lettera aperta di Friggeri al sindaco Govi e ai nismozzesi

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Marino Friggeri torna all'attacco dell'Amministrazione comunale di Busana sulla questione della fonte dell'Amore di Nismozza. Lo fa con una lettera aperta indirizzata al primo cittadino Alessandro Govi e insieme a tutti gli abitanti della frazione di Nismozza. Ospitiamo il suo intervento, rendendoci ovviamente disponibili per l'eventuale replica degli interessati.

Spiace vedere, dopo aver atteso delle informazioni dettagliate sulla vicenda (mi risulta che la nota del competente ente adibito alla sorveglianza inviata al comune di Busana risalga al 3 di agosto 2005), il sindaco di Busana affiggere il cartello di non potabilità dell'acqua e poi prendersela con chi, in modo motivato, esprime sia come cittadino che come amministratore la sua opinione su un tema delicato e meritevole di essere denunciato in quanto risultato di inadempienza tutta imputabile all'Amministrazione comunale.

Giudico priva di ogni logica e di buon senso la risposta del sindaco di Busana che tenta di difendersi affermando sulla stampa locale che l’atto di denuncia del fatto avrebbe danneggiato l’immagine di Nismozza e forse dell’intero comune. Ancora una volta riscontro che il fine giustifica i mezzi e che, come avveniva nei paesi dell’Est, rispetto alla politica della assunzione delle responsabilità si sceglie la politica dell'incolpare altri di fatti ed eventi il cui colpevole è invece facilmente identificabile.

Purtroppo l’armadio in cui si archiviano le scorrettezze dopo 16 mesi di vita amministrativa è ormai colmo; non c’è più spazio. Voglio continuare a pensare inconsciamente che le cose possano cambiare, che anche i comportamenti istituzionali si modifichino e che si inizi finalmente a rafforzare la coesione e la stima reciproca tra chi deve gestire da due fronti diversi la cosa pubblica. Ma spetta ad altri decidere di innovare il rapporto e la coesione istituzionale a livello locale.
Nel merito, io credo che si debba fare un salto di qualità culturale nella gestione della cosa pubblica, anche nel comune di Busana; in modo particolare quando si tratta dei beni primari quale l’acqua, distinguendo molto bene quali sono le responsabilità del comune e dei consorzi di gestione locali, dei quali sono utente, che svolgono un lavoro meritevole solo di elogi.

Ma accanto ciò è indispensabile che sul tema acqua si proceda ad un'iniziativa definita, prima con i capigruppo consiliari poi in Consiglio comunale, e che si faccia il punto sugli interventi urgenti a tutela del patrimonio naturale su tutto il territorio comunale. Tutto ciò nella logica di prevenire anzichè rincorrere gli eventi. Ma ciò non basta, bisogna capire una volta per tutte - e la vicenda della fonte dell’amore di Nismozza lo insegna - che se vogliamo dare un senso vero alla politica bisogna dare valore ai problemi veri che la gente ci pone con forza; e che solo secondari sono quelli dei partiti.

All'affermazione secondo cui, pur in presenza di un divieto dell'Amministrazione comunale, il sindaco del comune continuerà a bere alla fonte dell’Amore di Nismozza, rispondo che non serve scherzare con il fuoco (il gioco di parole è voluto? - ndr). Io credo che ad un amministratore pubblico non possa essere concesso il privilegio d’essere capace di fare gesti "eroici" per discolparsi dei propri errori. Ai turisti che per molto tempo vedranno ancora il cartello di divieto a bere alla fonte dell’Amore di Nismozza un invito: continuate a raggiungerla, è a un'ora di viaggio da Reggio Emilia, il luogo è bellissimo, la gente è ospitale a tal punto che se chiederete una bottiglia di acqua vi verrà senz’altro offerta con gentilezza e cortesia.

A tranquillizzare tutti merita ricordare che la fonte dell’Amore scarica totalmente l’acqua che esce dalle tre bocche caratteristiche nel rio Rondìno senza alcuna interferenza con l’acquedotto che rifornisce l’abitato di Nismozza. Ognuno poi può rispettare o contravvenire in silenzio, e rischiando di suo, al divieto a bere acqua; ma io credo sia opportuno che nessuno segua l’esempio diseducativo e superficiale del sindaco di Busana.

Come amministratore debbo esternare una forte preoccupazione per il silenzio delle forze politiche presenti in Giunta ed in particolare della componente della Margherita che fa capo al vicesindaco e alla componente dei Verdi rappresentata da un‘assessore esterno sempre attenta alla tutela dell’ambiente e del territorio.

(Marino Friggeri, consigliere di opposizione al Comune di Busana)