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Carpineti, parte Archeomontagna

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Massimo Zamboni

Apertura della nuova sede (ma non inaugurazione, come hanno tenuto a specificare i responsabili, la quale avverrà nel prossimo autunno) di Archeomontagna a Carpineti. E’ successo domenica scorsa nella centrale e suggestiva piazzetta su cui si affaccia anche il palazzo municipale. Una sede più che degna, dunque, per l’associazione di studi storici e archeologici che ha finora operato da una base provvisoria di Castelnovo ne’ Monti (il "trasferimento" in quel di Carpineti aveva anche provocato discussione nel Consiglio comunale della Pietra - vedi nostri articoli del 23 febbraio e 1 marzo scorsi).

Un buon pubblico ha presenziato, visitato ed apprezzato i locali messi a disposizione dall’ente pubblico locale, lesto ad trovare “riparo” a questo sodalizio - da tempo in cerca appunto di una sede stabile – che si ritrova così arricchito nella presenza di gruppi qualificati sul proprio territorio.

“Ci piacerebbe allestire un museo qui in montagna – dichiara Rosanna Costi, presidente di Archeomontagna – magari, d’accordo coi responsabili di Reggio, recuperando anche il materiale di provenienza indigena ora esposti presso i Civici Musei”. Annuncia che sono previsti prossimi scavi su Monte Valestra.

Massimo Zamboni, apprezzato artista nonché assessore alla cultura carpinetano, ha confermato che “quello che si va oggi ad aprire non è, almeno per ora (ma lo speriamo in futuro), un museo ma un centro di ricerche”. Questo nonostante all’interno siano già presenti reperti raccolti ordinatamente in bacheche esposte al pubblico. Continua: “Proveremo a radunare le tracce del territorio del nostro Comune - ma non solo del nostro - per studiare al meglio e capire ‘cosa c’è sotto’. L’associazione verrà coadiuvata e sostenuta da un comitato, un qualificato gruppo di studiosi locali”.

Dice ancora un visibilmente soddisfatto Zamboni che sono già in programma progetti di interazione col mondo scolastico per far conoscere la nuova realtà, “unica a livello comprensoriale”. “Per la conoscenza di un territorio c’è sì la storia, ma c’è anche tanto altro. Per ora va bene così”.

La sede, si diceva, è certo prestigiosa: si tratta del Palazzo di Cortina, un edificio storico, distante pochi metri dal Municipio. I locali si distribuiscono su tre piani e comprendono, oltre la già accennata sala esposizioni, stanze per lo studio e una piccola ma accogliente biblioteca, proprio nel sottotetto, oltre agli uffici dei responsabili.

Dopo il ringraziamento espresso alla Giunta municipale (era presente anche il sindaco, Leonilde Montemerli) da Andrea Cerri, vicepresidente del gruppo, è stato comunicato che la sede resterà aperta, per ora, tutti i sabati e domeniche mattina e pomeriggio, con la previsione di allargare l’orario per incentivare interesse ed adesioni (per info: Rosanna Costi, tel. 0522 614517).

A far da corollario una mostra legata alle celebrazioni del 60° anniversario della fine del secondo conflitto mondiale, con le immagini dei partigiani locali caduti. Per questo è anche intervenuto Giannetto Magnanini.