Nuova linfa per il turismo verde e sportivo del nostro Appennino. Accade col nuovo bando del Gal che mette a disposizione 50.000 euro per il turismo a cavallo, su percorsi che potranno essere sfruttati anche da trekking e mountain bike. Il fine? Attirare nuovi turisti in Appennino, soprattutto nei periodi di bassa stagione, sostenendo così il reddito e l'occupazione in montagna. Sono gli obiettivi del nuovo bando pubblicato dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, l'ente che gestisce le risorse del programma comunitario Leader +.
«Questo bando, che scade il 14 ottobre – spiega il direttore del Gal Gualtiero Lutti - è destinato agli imprenditori agricoli, alle imprese singole, associate e/o consorziate che si trovano sul tratto o nelle vicinanze dell'ippovia regionale, il circuito equestre di crinale dell'Appennino emiliano-romagnolo. Saranno finanziate opere come la sistemazione di brevi tratti di sentieri, la costruzione o ristrutturazione di paddocks e box per cavalli, la creazione di parcheggi e aree verdi a supporto di attività ippoturistiche, la realizzazione di segnaletica, cartellonistica e tabelle».
Le risorse di questo bando, rivolto anche alle imprese di servizi equestri, come i maniscalchi, ammontano a 50 mila euro. Per ogni progetto è previsto un finanziamento massimo di 8 mila euro e non sono ammessi contributi per gli investimenti inferiori a 5 mila euro.
«Il progetto denominato “La grande ippovia dell’Appennino” - prosegue Lutti – coinvolge i Gal di diverse province e ha l'obiettivo di sviluppare il turismo equestre e valorizzare aree di pregio naturalistico dell’Appennino emiliano-romagnolo a scopi ambientali, turistici, sportivi e ricreativi. In concreto si vuole consentire agli utenti dell'ippoturismo di fruire di strutture e servizi adeguati alle loro specifiche esigenze. Naturalmente l'ippovia sarà praticabile anche dagli appassionati di escursionismo e cicloturismo».
“In questo modo – ha spiegato il presidente Emiro Endrighi - innoviamo l’offerta, in linea con la nostra strategia di sviluppo del territorio. Non è casuale, infatti, il fatto che il percorso coincide in larga misura con l’ippovia regionale: il tratto modenese-reggiano, lungo 175 km, si sviluppa tra Fanano e Passo Lagastrello con ben 5mila metri di dislivello e raggiunge il punto più alto a Pian Cavallaro (1.861 metri slm)”.
L'itinerario è stato progettato da personale in possesso del brevetto di “accompagnatore Fitetrec-Ante” (Federazione italiana turismo equestre ed equitazione di campagna).