Oggi, dalle cinque del pomeriggio sino alle tarde ore notturne, e domani per buona parte di tutta la giornata, durante il festival delle Città Slow a Felina di Castelnovo Monti (RE), sarà possibile avvicinarsi ad una campagna internazionale fondamentale per i diritti dell'umanità, ControlArms.
Si tratta di un'iniziativa lanciata a livello internazionale dalle organizzazioni non governative Amnesty International, Oxfam e Iansa. La ragione è sensibilizzare l'Onu e l'opinione pubblica mondiale al tema delicato del commercio delle armi, oggi assolutamente incontrollato, cioè non vincolato ad alcun rilevante regolamento sottoscritto a livello globale.
Il commercio degli armamenti coinvolge direttamente l'industria pesante di molti Paesi. E' una delle cause principali delle morti assurde e violente di migliaia di innocenti nelle zone martoriate da conflitti bellici. Ma gli armamenti non sono problema solo di strategie geopolitche, del rapporto tra istituzioni, industria e cittadini; sono anche una delle risorse della criminalità organizzata, delle azioni lucrose di signori della guerra o di politici corrotti, che spalleggiano o trovano protezione e sostegno proprio nelle istituzioni o nelle industrie stesse. A rimetterci, semplicemente, senza meraviglia, i cittadini. In occidente numerosi paesi hanno reso noto il proprio interesse alla campagna, tra cui, su tutti, la Gran Bretagna. L'Italia ha mostrato un distaccato coinvolgimento, facendo capire di non avere intenzione di contribuire in modo attivo alla campagna.
La campagna consiste, quindi, nel sottoscrivere una petizione con firma e foto, per esporsi e metterci la faccia. L'intento è raccogliere un milione di foto petizioni a corredo dell'ATT, il trattato per il controllo del commercio degli armamenti. In Italia è la rete per il disarmo che si è presa la responsabilità di diffondere gli argomenti della campagna e organizzare la raccolta delle foto-petizioni.
A Felina, ControllArmi sarà presente grazie all'attività del nodo della Rete Lilliput di Reggio Emilia e dell'associazione Atlantide, che è responsabile del Centro di Documentazione IncontroTempo (sul cui sito si può consultare il programma dello Show Festival). La postazione della campagna si trova in via Kennedy, tra Magonfia e il cinema Ariston. Si tratta di comunicare e fare conoscere contenuti spesso minimizzati, considerati lontani dalla nostra vita quotidiana, o emarginati dai maggiori mass media (anche se Il Venerdì de La Repubblica ha dedicato una pagina alla campagna). Ma si tratta, soprattutto, di farsi fare una bella foto innocente e porre una firma. Un solo attimo, che banalmente riscalda il cuore, perchè permette di esercitare un diritto della democrazia: il diritto a sapere e ad agire, un diritto faticoso da difendere di cui i cittadini del mondo devono riscoprire.