La stagione delle mostre programmate per l’estate 2005 prende avvio con un nuovo appuntamento con i dipinti del castelnovese Pietro Zanetti, dopo l’antologica Poesia di paesaggi che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelnovo ne’ Monti gli ha dedicato nel 1999.
O natura cortese è il titolo della mostra, che trae ispirazione da un verso de La quiete dopo la tempesta di Giacomo Leopardi e nella quale Pietro Zanetti, uno dei pittori storici di Castelnovo, presenta una selezione di trenta dipinti, per la maggior parte realizzati negli ultimi quindici anni.
Sono opere prevalentemente di piccolo e medio formato, adottato dall’autore per un bisogno di maggior concentrazione sul soggetto e per un miglior controllo della superficie della tela.
Motivo ricorrente sono i paesaggi d’affezione dell’Appennino reggiano, dove Zanetti è nato, ha svolto la sua attività professionale di insegnante di storia dell’arte e tuttora vive. Ampie vedute delle dolci colline sulle quali si affaccia il suo studio si alternano a ristrette selezioni di spazi in cui le graduate tonalità dei verdi naturali dominano e assorbono quasi i volumi degli edifici.
Zanetti esprime in queste vedute il suo amore per la montagna, il suo senso di appartenenza ai luoghi e l’attenzione per gli angoli del paesaggio che hanno colpito la sua sensibilità, e che solo la cristallizzazione nella memoria può ancora salvare dallo scorrere del tempo. Sono i borghi rurali nei quali ha passato la giovinezza o edifici abbandonati ormai quasi fagocitati dalla vegetazione, che raccontano la nostalgia per un mondo semplice, pacato, rustico ma ormai scomparso.
Completa la mostra una serie di nature morte, composizioni di fiori secchi i cui colori sono ormai stati divorati dal tempo alternate ad altre più allegre e vivaci, nelle quali l’autore esercita la mano durante la cattiva stagione, secondo il motto nullus dies sine linea, perché anche in questo modo prosegue il suo dialogo con la natura: è un confronto con altri valori cromatici, la sperimentazione di una diversa tavolozza, quasi una meditazione ispirata all’immobilità delle composizioni.
Negli ultimi anni Zanetti ha progressivamente abbandonato il ritratto e la rappresentazione di scene tratte dalle sacre scritture che sono state a lungo una componente del suo lavoro e si è concentrato sempre più sul paesaggio e su queste composizioni, rivisitando e richiamando alla memoria la fascinazione per le opere dei maestri che hanno influito sulla sua formazione artistica: Claude Lorrain, Corot, Cezanne, Morandi, De Pisis, e poi Arturo Tosi e, in ambiente reggiano, Ottorino Davoli, Menozzi, Gandini, Bazzani.
O natura cortese, titola dunque Zanetti la sua mostra, in cui condensa in una visione poetica del mondo i riferimenti del suo universo culturale e artistico. Ma la poesia continua - ed è questo il dono che a sua volta Zanetti fa a chi osserva i suoi dipinti: Son questi i doni tuoi, / Questi i diletti sono / Che tu porgi ai mortali.
L’inaugurazione della mostra è prevista per sabato 2 luglio alle ore 18 nelle nuove sale espositive allestite al pianterreno dello storico Palazzo Ducale di Castelnovo (a fianco del Centro culturale polivalente, finora sede storica delle mostre organizzate dall’Assessorato alla Cultura) e si concluderà domenica 24. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è gratuito.
Per informazioni: Comune di Castelnovo ne’ Monti, Assessorato alla Cultura, Via Roma, 4, 42035 Castelnovo ne’ Monti - Tel. 0522 610204-9-273 - e-mail: [email protected].