Home Cronaca Crac Bipop, parla il Sen. Giovanelli

Crac Bipop, parla il Sen. Giovanelli

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Il proscioglimento, prima del processo, di quasi tutti gli imputati reggiani e per contro il rinvio a giudizio di Sonzogni e di altri amministratori suoi collaboratori, fa emergere un dato inequivocabile: c’è stata una forte componete reggiana che è stata tagliata fuori dai processi decisionali effettivi che hanno portato la BIPOP sull’orlo della bancarotta.
In particolare, i tre esponenti reggiani Versace, Silva e Ferrarini, che hanno denunciato per primi lo scandalo delle gestioni privilegiate, non hanno vinto la loro battaglia interna alla banca, ma emerge ora con chiarezza che ne hanno contrastato la direzione autoritaria e avventuristica. Ciò ha grande valore e rende giustizia morale alle loro persone, e anche agli enti, tra cui il Comune di Reggio Emilia di cui sono stati espressione.
Il vero processo comincia ora. E’ importate la tempestività nel procedere per individuare le gravi responsabilità che hanno colpito migliaia di azionisti e risparmiatori in uno dei più gravi scandali bancari del nostro Paese.
Rimane irreversibile il danno a quella che era la banca più radicata a Reggio Emilia e al patrimonio della Fondazione Manodori e alla fede pubblica. Resta aperto davanti al Parlamento il tema di nuove norme che possano garantire meglio la trasparenza e tutelare meglio piccoli azionisti e risparmiatori.