Butto lì: se io dico "Europa"..." ...io dico amicizia". Così, di getto, continua la frase Giovanna Caroli, assessore alla cultura di Casina, presente questa mattina in piazza Peretti ad un concerto inserito all'interno della Festa dell'Europa, che quest'anno per la prima volta viene ricordata nella nostra Provincia.
Il giorno "canonico" è il 9 maggio, anniversario di quel 9 maggio 1950 in cui furono gettate le basi dell'attuale Unione a 25, ma le manifestazioni sono iniziate e collocate in questo fine settimana per ovvi motivi.
"Dico festa, colori, vacanze... ma anche molto da costruire, soprattutto sul piano dei diritti", prosegue la Caroli.
Ma intanto si può dire che, con gli anni, vada aumentando la sensibilità verso l'Europa?
"Scambi culturali e gemellaggi stanno facendo la loro parte. Giornate come questa sono comunque una novità qui da noi, e le considero un buon approccio".
Carla Cavallini, responsabile del Carrefour Emilia di Reggio, attivo dal 1993, che ha competenza su 5 province emiliane, da Piacenza a Bologna: "Il concetto di 'Europa' ha cominciato a farsi largo con l'arrivo dell'euro. La moneta unica ha in un certo senso costretto gli europei a guardarsi di più reciprocamente. Ora vi è più attenzione al tema. Anche se all'orizzonte vi è ora l'approvazione da parte di tutti i paesi dell'Unione della Costituzione approvata nello scorso autunno. In alcuni di essi la ratifica avviene a livello di Parlamenti, mentre in altri si passa attraverso lo strumento del referendum popolare".
Non crede che la conoscenza di più lingue, cosa in cui noi italiani abbiamo da migliorare (anche se le nuove generazioni vanno recuperando rapidamente), abbia un suo peso?
"Certo, c'è questo indubbio ostacolo, siamo un po' deboli da questo punto di vista. I giovani devono decisamente puntare sulle lingue, un dato fondamentale anche per buttarsi su un mercato più vasto che non quello strettamente nazionale. Ma è importante, soprattutto, ai fini di una più generale integrazione di popoli".