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Castelnovo, Rifondazione e la Pietra di Bismantova

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Il gruppo consiliare “Rifondazione Comunista – Castelnovo trasparente” ha presentato un documento che ha ad oggetto la Pietra di Bismantova, anche alla luce dei prossimi lavori in programma con un finanziamento di un tuttora acefalo Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.
Lo proponiamo per intero, nello spirito pluralista di fare conoscere alla più larga fetta di cittadini i più significativi atti che vengono trattati e discussi nelle riunioni di Consiglio comunale.
Approfittiamo per rimarcare come a tutt’oggi manchino da questo giornale i pronunciamenti (incoraggiamo gli interessati a farceli pervenire!) del quarto gruppo politico presente nel civico consesso castelnovese: la “Voce della Montagna”, rappresentata da Vincenzo Ferrari. Tanto per offrire a chi ci clicca una panoramica completa sulle varie problematiche che concernono la vita locale. Saranno poi benvenuti, ovviamente, documenti, idee, spunti da tutti i comuni della montagna (nostra area di riferimento) e dalle varie associazioni di categoria. Lo scopo, oltre ad informare, è anche quello di stimolare eventuali osservazioni dei nostri lettori, ai quali mettiamo a disposizione le nostre “virtuali” colonne.

Premesso che la diffusione dell’arrampicata sportiva a Bismantova ha ormai interessato tutte le pareti esistenti (tranne il tratto a tutela dell’Eremo), che chi svolge tale attività ha nel tempo abbandonato in parete corde, moschettoni, chiodi e rifiuti di vario tipo; inoltre i frequentatori in generale della Pietra continuano ad abbandonare rifiuti e residui di fuochi;
avendo appreso dalla stampa di un progetto riguardante il riordino delle attività inerenti la Pietra di Bismantova;
si interpellano il Sindaco e la Giunta in merito alle seguenti attività intraprese alla Pietra di Bismantova:
- con quale procedura è stato affidato l’incarico della progettazione e quali credenziali abbia il redattore del progetto;
- quale ruolo sia stato riservato alle associazioni sia di volontariato che sportive che a vario titolo si sono sempre occupate della valorizzazione di Bismantova e della sua manutenzione (Cai, Archeomontagna, Gev, Protezione civile, Soccorso alpino, ecc .. ) nonché agli enti interessati (Vigili del fuoco, Corpo forestale, Parco nazionale, ecc … );
- se è stata prevista una zona di tutela delle pareti e della flora/fauna presente;
- se nel progetto di riordino è stata prevista la rimozione di chiodi e moschettoni non sicuri ed abbandonati in modo da diminuire il loro impatto visivo;
- quali siano le funzioni ed i componenti attuali del Cotab;
- quali tipi di convenzioni, accordi od altro si siano intraprese con i proprietari del pianoro e delle aree interessate dai lavori;
- quali siano le soluzioni individuate sull’utilizzo dei pannelli esplicativi in legno (attualmente in pessime condizioni) e dei “tavoli” in pietra (certamente non congruenti con il contesto in cui sono inseriti, mai utilizzati per il loro scopo iniziale di supporto e molto più semplicemente “brutti”);
- se il nuovo sentiero creato per aggirare l’Eremo nel recarsi alla zona della Ferrata ha ricevuto il benestare dei proprietari e del Parco nazionale;
- se si sia valutato di “regolamentare” l’utilizzo per manifestazioni del piazzale Dante, in seguito al forte impatto ambientale di manifestazioni avvenute lo scorso anno scegliendo concerti più “compatibili” come quello di musica jazz non amplificato;
- quale sia stata la gestione dei servizi igienici presso il piazzale Dante e che tipo di gestione si prevede per il futuro di tale struttura;
- se la possibilità di creare un piccolo museo all’interno della foresteria di S. Benedetto sia ancora nelle intenzioni e quali siano gli ostacoli ad una struttura mussale in questo od altro luogo;
- se la chiusura di piazzale Dante alle auto nelle domeniche estive e la contemporanea istituzione di un bus navetta sia nelle intenzioni di questa Amministrazione.