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Le frane in montagna

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Sopralluogo sul fronte delle frane, tutta la giornata di ieri, per l'assessore provinciale alla Protezione civile, Luciano Gobbi. Insieme alla dirigente dell'Unità operativa Difesa del suolo e Protezione civile, Federica Manenti, dai funzionari della Protezione civile Bennati e Coppeta e dai geologi Alessio Campisi della Provincia e Giovanni Truffelli del Servizio tecnico di bacino (l'ex Genio civile), l'assessore Gobbi ha compiuto una verifica diretta sul campo delle situazioni più critiche verificatesi nelle ultime due settimane a causa del maltempo e delle violenti piogge. "Il sopralluogo si è reso quanto mai utile per un monitoraggio della situazione ed una prima stima puntuale dei danni e delle somme necessarie non solo al ripristino immediato delle situazioni più critiche, ma anche per una messa in sicurezza definitiva delle zone più compromesse", spiega l'assessore Gobbi.

Al termine della verifica con la Regione, la Provincia ha avanzato una richiesta di circa 6 milioni di euro di finanziamenti regionali o fondi statali per gli interventi urgenti, mentre altri 3 milioni di euro sono stati chiesti per gli interventi a medio termine. Il sopralluogo di ieri ha interessato soprattutto l'area più colpita dall'ultima ondata di maltempo, quella della media e alta collina ed in particolare i comuni di Canossa, Viano, Carpineti e Baiso. Altri sopralluoghi sono stati richiesti alla Regione per verificare i danni registrati negli altri comuni, soprattutto quelli di Casina, Vezzano, Castelnovo Monti, Toano e Vetto e quelli del crinale: a Villa Minozzo, in particolare, desta preoccupazione la situazione di dissesto lungo la Sp 9 "Passo delle Forbici", dove all'altezza del ponte sulla Prampola si è verificato il cedimento della spalla di valle che ha causato l'abbassamento, per un tratto di una decina di metri, della sede stradale.

"Stiamo esercitando le funzioni di coordinamento che, per quanto riguarda la protezione civile, la legge assegna alla Provincia, un ruolo di raccordo fondamentale anche per gli stessi singoli Comuni, con i quali stiamo operando con la massima sintonia e collaborazione così come con la Regione - continua l'assessore Luciano Gobbi - La nostra idea è quella di presentare un piano complessivo di emergenza e messa in sicurezza del territorio, tenendo presente che alcuni comuni si trovano a fronteggiare una situazione anche pesante. Questi sopralluoghi servono anche per sollecitare un intervento forte di sostegno finanziario a favore dei Comuni, nella convinzione che i primi interventi hanno tamponato una situazione di emergenza, ma che serve comunque un progetto complessivo di messa in sicurezza definitiva di queste zone".

Per quanto riguarda il dettaglio delle situazioni verificate ieri, a Canossa la frana più impegnativa è quella in località Rio San Luca, a Ciano, dove per i consolidamenti si è stimata una necessità di 100.000 euro per un primo stralcio urgente, più 300.000 euro per la messa in sicurezza definitiva. Altri 50.000 euro sono stati chiesti per Cavandola-Votigno di Canossa.
Nel comune di Viano, fondi sono stati chiesti per la Sp 63 (50.000 euro) a Pilastro (dove si continua a circolare a senso unico alternato), per la strada comunale San Pietro (100.000 euro) e per la strada comunale Vronco-Castello (150.000 euro), dissestata gravemente in tre punti.
A Carpineti serviranno 50.000 euro per ripristinare una traversa in cemento che sta cedendo sul torrente Tresinaro, al confine con Baiso, mentre sulla Sp 98 a Onfiano, dove un poderoso distacco di terreno e massi dalla parete ha reso necessario il restringimento della carreggiata, servono barriere paramassi per un costo stimato di 100.000 euro.

A Baiso, infine, altri 80.000 euro sono stati richiesti per le strade comunali Cà Talami e San Cassiano

Sito per guardare direttamente i luoghi di frana: www.provincia.re.it/database/provincia/provre.nsf/pagine/CF6434C961E058E1C1256FF1002BC57D?OpenDocument&lng=ita.